“Assemblea rinviata a dopo l’emergenza Covid”, protesta alla Goglio di Daverio
La Cgil ha manifestato fuori dai cancelli dell'azienda: "Ci sono questioni aperte da almeno un anno che non riusciamo a risolvere ma ci negano gli spazi per incontrarci"
Un’assemblea rimandata più volte, per discutere problemi e questioni aperte da più di un anno. “Colpa del Covid” ma i rappresentati sindacali della Slc Cgil di Varese sono convinti che l’ostacolo, che esiste, si potesse aggirare e che l’incontro con i lavori si potesse organizzare nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza. Distanziamento, sanificazione, mascherine ma l’azienda, la Goglio di Daverio, specializzata in packaging, ha negato la possibilità di tenere la riunione all’interno del perimetro aziendale, come spiega Luciano Pellizzaro, delegato sindacale: «La Rsu di fronte alle molteplici sollecitazioni arrivate dai lavoratori e a fronte di problematiche aperte ormai da più di un anno ha indetto un’assemblea per tutti lavoratori della Goglio. Volevamo utilizzare questo periodo in cui la presenza in azienda è ridotta a causa delle ferie, per trovarci in tutta sicurezza».
I dipendenti della Goglio sono circa 700, ma quelli iscritti al sindacato poco più di 150. L’assemblea è stata rimandata più volte con la motivazione dello stato emergenziale: «Ci hanno chiesto di spostare l’assemblea quando sarà finita l’emergenza covid. Un’assurdità: come facciamo a sapere quando accadrà? Potrebbero volerci, mesi. La verità è che l’azienda non vuole che noi si vada dai lavoratori a spiegare cosa sta succedendo, non è l’assembramento a fare paura. È bene però che si sappia che se i delegati della RSU non potranno muoversi, i lavoratori saranno costretti ad andare a cercarli nel loro reparti, se saranno autorizzati dai loro capi, e tutte le attività e i servizi che ora sono garantiti domani non ci saranno. A chi giova tutto questo?»
«Abbiamo anche chiesto l’intervento del Dipartimento delle politiche di genere della Cgil di Varese – conclude Pellizzaro – poiché riteniamo alla Goglio le donne siano discriminate: alcuni lavori, in alcuni reparti, non vengono affidati alle donne perché, sostiene l’azienda, sono spesso in malattia e chiedono la riduzione dell’orario di lavoro quando diventano madri. Ci piacerebbe sapere qual è il tasso di malattia di uomini e donne, tanto per cominciare, poi vorremmo segnalare che se ci fossero più servizi, forse le donne non si troverebbero in difficoltà».
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