Accordo raggiunto per il contratto dei lavoratori delle lavanderie industriali
Assosistema Confindustria ha firmato con i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil l'accordo che interessa circa 20mila lavoratori che operano nei settori della sanità e del turismo
E’ stato firmato oggi l’accordo tra Assosistema Confindustria e Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per il rinnovo del CCNL per i lavoratori delle lavanderie industriali che svolgono il servizio di sanificazione dei tessili e di sterilizzazione dello strumentario chirurgico per i settori della sanità e del turismo.
Un risultato importante, raggiunto in un momento di difficoltà per il settore, come spiega Confindustria in una nota: “Il settore delle lavanderie industriali è stato colpito duramente dalla pandemia soprattutto per la parte relativa alle lavanderie che operano nell’ambito del turismo che hanno registrato un calo di fatturato di più di 260 milioni di euro. A ciò si è aggiunta l’inadeguatezza degli aiuti previsti dal Governo che, con il Dl Ristori bis, hanno rappresentato circa il 5% di quanto richiesto per la sopravvivenza del settore, ovvero almeno 148 milioni nel 2020”.
L’intero comparto delle lavanderie industriali è composto da circa 1200 aziende sul territorio nazionale ed occupa circa 20.000 addetti, di cui gran parte donne. E’, inoltre, un anello essenziale ed immancabile della supply chain di due settori chiave del nostro Paese, quelli della sanità e del turismo.
«Questo nuovo anno si apre con un accordo storico, in un contesto drammatico per le nostre aziende – spiega il presidente di Assosistema Confindustria Egidio Paoletti – Tuttavia, abbiamo ritenuto opportuno dare stabilità all’intero indotto composto da imprese, lavoratori e famiglie, avendo davanti un 2021 e un 2022 che si presentano pieni di incognite».
Il nuovo contratto, negoziato secondo lo schema definito dal patto della fabbrica, prevede un Trattamento Economico Minimo (TEM) per il periodo 2019-2022 di 63 euro, con una diversificazione di decorrenza delle tranches tra le aziende che operano nel turismo e quelle nel sanitario ed una individuazione condivisa di ciò che rientra nel Trattamento Economico Complessivo. «Era impensabile – prosegue il presidente Paoletti – far decorrere prima della stagione estiva gli incrementi salariali per le aziende che operano per hotel e ristoranti, vista l’incertezza del momento».
Definita a livello nazionale la stagionalità, non più rimessa alla singola iniziativa dei territori o degli accordi aziendali, è stato convenuto di indentificare l’attività delle lavanderie che operano nel turismo come attività stagionale, subendo la volatilità tipica del settore alberghiero e ristorativo.
Assosistema Confindustria e le organizzazioni sindacali, proprio su quest’ultimo tema, hanno già chiesto un incontro urgente al Ministero del Lavoro, al fine di favorire un dialogo, quanto prima, con l’Inps per il riconoscimento della stagionalità per i lavoratori delle lavanderie, come avviene per i lavoratori del turismo, eliminando discriminazioni oggi ancor più inadeguate.
«Ci tengo a sottolineare un aspetto importantissimo, ovvero la lotta al dumping contrattuale – aggiunge Paoletti – A questo è dedicato un vero e proprio articolo del contratto, relativo all’analisi degli appalti e alla verifica delle pratiche di concorrenza sleale che si verificano attraverso l’applicazione di contratti pirata sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative del settore con l’unica finalità di abbattere costi e diritti di imprese e lavoratori».
In conclusione, il presidente di Assosistema Confindustria esprime il suo favore ad un accordo che ha saputo trovare un equilibrio normativo ed economico, in un periodo difficilissimo per tutto il Paese: «E’ un segno importante di continuità e stabilità per un settore che vivrà i prossimi anni in uno scenario di difficile previsione».
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