Bper propone un dividendo di 4 centesimi e guarda alla green economy

Il cda ha approvato i risultati preliminari relativi al 2020. La banca chiude con un utile netto di 245,7 milioni, in aumento gli impieghi netti e riduzione dello stock dei crediti deteriorati

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Il consiglio di amministrazione di Bper Banca ha approvato i risultati preliminari consolidati di gruppo relativi all’esercizio 2020. La banca chiude con un utile netto di 245,7 milioni di euro e propone un dividendo cash di 4 centesimi per azione nel pieno rispetto delle linee guida della Banca centrale europea.

Sul risultato influiscono i contributi ai fondi sistemici per 77,3 milioni, ovvero il contributo ordinario di 26 milioni per il 2020 al Fondo di risoluzione unico (“SRF”)  , il contributo addizionale per il 2018 di 8,1 milioni e il contributo ordinario al Fondo di garanzia dei depositi (“DGS”) di 43,2 milioni. Gli oneri straordinari netti per un ammontare complessivo pari a circa 59,3 milioni, costi per 29 milioni relativi al progetto di acquisizione del ramo d’azienda e imposte positive per 67 milioni.

C’è stata una riduzione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente a 4,3 miliardi e  2,1 miliardi (-29,1% e -29,0% da fine 2019) anche grazie alle cessioni fatte. Gli impieghi netti sono in aumento dello 0,9% da settembre e del 3,8% dalla fine del 2019, sostenuti anche dall’erogazione di finanziamenti garantiti dallo Stato per 3,5 miliardi, riconducibili prevalentemente ai segmenti retail e small business.

La raccolta complessiva, che è pari a 185,2 miliardi, risulta in ulteriore crescita del 4,5% dal settembre scorso (+5,5% da fine 2019), grazie alla raccolta diretta che sale del 5,6% (+8,8% da fine 2019) e alla raccolta indiretta, tornata sopra ai livelli di inizio anno, in forte incremento del 4,1% trimestrale. La raccolta gestita totale ha superato per la prima volta la soglia dei 50 miliardi.

In crescita la patrimonializzazione del gruppo, anche senza considerare il completamento dell’aumento di capitale finalizzato all’acquisto delle filiali di Ubi Banca cedute da Intesa Sanpaolo.

Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper Banca, commenta: «Esprimo grande fiducia nelle prospettive di crescita del gruppo ed evidenzio, con sempre maggior convinzione, l’importante valenza strategica, sia in termini di quote di mercato e di nuova clientela, che di contributo alla redditività del gruppo, dell’acquisto del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo, oramai nella fase di completamento. Abbiamo proposto la distribuzione di un dividendo di 4 centesimi nel pieno rispetto delle prudenziali linee guida BCE e siamo convinti di aver posto le basi per un significativo incremento della remunerazione per i nostri azionisti negli anni futuri. Voglio infine sottolineare alcuni importanti risultati raggiunti nell’ambito ESG motivati da una sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Nel mese di dicembre BPER Banca è entrata nella prestigiosa “A List” di CDP per il contrasto al cambiamento climatico. Un ulteriore riconoscimento per l’impegno a favore della sostenibilità è l’upgrade dato dall’Agenzia Standard Ethics che ha alzato, nel mese di gennaio, il rating di BPER Banca a EE dal precedente EE-. Recentemente, inoltre, abbiamo inaugurato un Parco Fotovoltaico presso il nostro Centro Servizi, tra i più grandi realizzati in Emilia-Romagna. Siamo fermamente convinti che l’attenzione ai temi di sostenibilità, oltre che un valore primario, sia oggi un fattore di competitività irrinunciabile».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2021
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