Un riconoscimento per don Isidoro Meschi, la mozione di Albani e Reguzzoni in consiglio a Busto Arsizio
Lo chiedono in una mozione due consiglieri comunali leghisti in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa. Il suo ricordo è ancora molto presente in città dove opera anche la comunità terapeutica da lui fondata
Il 14 febbraio è stato un giorno speciale per i bustocchi. Ricorreva il 30° anniversario dell’uccisione, a soli 46 anni, di Don Isidoro Meschi. Una figura a cui tantissimi sono affezionati per il suo impegno a favore dei più deboli e per aver insegnato nel prestigioso liceo cittadino Daniele Crespi. I consiglieri della Lega, Paola Reguzzoni e Alessandro Albani, hanno presentato una mozione in Consiglio Comunale a Busto Arsizio perchè gli venga assegnato un ulteriore riconoscimento civile in occasione di questo anniversario.
«Si consideri – scrivono i proponenti nel testo della mozione – che già da alcuni anni è in corso, da parte della chiesa Ambrosiana la raccolta di testimonianze del suo straordinario impegno sociale. Prete ed uomo attento alle periferie, con un occhio di riguardo ai giovani che trascinati da crisi esistenziali e indicibili costumi, cadevano nella subdola trappola dell’eroina.
Don Lolo, così veniva chiamato da chi lo conosceva era molto apprezzato per le sue fini qualità intellettuali, una guida spirituale instancabile e illuminata, Nonostante i suoi molteplici impegni, era sempre pronto a visitare gli ammalati e persone sole. Portò insegnamento e sostegno a coloro che lui stesso definiva, “I miei giovani”, che dietro i loro disagi rifiutava quell’appellativo di “sbandati, dimostrando una fede granitica e feconda. Da questo suo impegno nacque l’allora centro d’ascolto, oggi la conosciuta comunità di recupero Marco Riva.
«Per l’impegno costante verso gli “ultimi”, che Don Isidoro ha profuso in tutta la sua vita sacerdotale, fino al martirio, per la Sua figura Sacerdotale e Sociale che ancora opera attraverso la “Comunità Marco Riva”, per essere tuttora aiuto spirituale per molti cittadini della nostra amata città – concludono i due comnsiglieri -chiediamo di esprimere l’orientamento del consiglio comunale perchè la giunta si impegni affinché, in occasione proprio del 30esimo anniversario dalla sua scomparsa, gli venga assegnato un ulteriore riconoscimento civile».
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