“In chiesa ci si infetta”. Il parroco di Daverio: “Solo voci incontrollate”
Don Valter è intervenuto sulla pagina facebook del paese per smentire le voci secondo le quali un chierichetto contagiato dal Covid, avrebbe infettato un folto gruppo di persone. "Non è così - dice il sacerdote- venite in chiesa tranquilli"
La calunnia è un venticello, si dice nel Barbiere di Siviglia. Quelle voci che piano piano si diffondono in paese fino a diventare una valanga potente che sommerge la “verità”, sono difficili da arginare.
Ed è quello che, pare, sia successo a Daverio. Qualche contagiato in paese, come sempre da un anno a questa parte, ma uno di questi, adulto, fa il chierichetto. Da lì partono le voci che in breve diventano incontrollabili: in chiesa ci si infetta.
A quel punto, quando davvero la situazione sembrava davvero un po’ fuori controllo che Don Valter, parroco molto social di Daverio ma anche di altri comuni come Galliate Lombardo, Cazzago Brabbia, Crosio e Bodio, è intervenuto sulla pagina Facebook “Sei di Daverio se”.
“Mi permetto di intervenire per segnalare una informazione sbagliata, dato che sono il diretto responsabile in quanto parroco di Daverio e dunque dovrei essere anche il più informato.
Mi hanno segnalato che in paese “corre voce” che in chiesa ci si ammala e che parecchie persone (forse trenta) sono ammalate di Covid proprio per essere venute in chiesa.
Ora, la fantasia è sempre tanta, soprattutto quando qualcuno vuole saperne più di altri.
Come sappiamo in Italia e dunque anche a Daverio ci si può ammalare. E anche alcune famiglie o persone di Daverio si sono ammalate.
Che fra queste alcuni sono collaboratori parrocchiali è vero. Ma non è vero che questo è dovuto alla partecipazione alla santa Messa. Io non ho avuto nessuna segnalazione dall’ATS, e per quello che so non ci sono riferimenti che possono portare a questa conclusione”.
“Da parte di molti esperti la chiesa è uno dei luoghi più sicuri, perché la gestione delle relazioni è organizzata in modo da non infettarsi – continua Don Valter- .
Se si tiene le norme che l’avvocatura ci ha dato tutto procede bene: la prova è anche la gestione dell’oratorio estivo in cui non abbiamo avuto nessun caso di infezione in oratorio.
Ci tenevo fare questa comunicazione, senza rancori e polemiche ma per onestà di informazioni.
Io sto bene e anche le catechiste e i vari collaboratori.
Ne approfitto per informare che: Giovedì Santo e Venerdì Santo oltre le celebrazioni della sera, dato che è bel tempo, faremo delle celebrazioni alle 18 in oratorio proprio per favorire la partecipazione dei ragazzi e delle loro famiglie”.
Nessun intento polemico, anzi; l’obiettivo è tranquillizzare i daveriesi ed invitare, chi lo desidera, a partecipare serenamente alla messa: “In chiesa siamo distanziati, tutti indossano la mascherina. C’è un luogo più sicuro? Dopo Pasqua riapriranno le scuole, i bambini torneranno ad incontrarsi così come si trovano oggi sul piazzale della chiesa, all’aperto, o durante il catechismo. Non servirà più nemmeno l’autocertificazione. Se rispettiamo le regole, come abbiamo fatto sino ad oggi, nessuno correrà rischi partecipando alle celebrazioni”
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Per trovare gli “untori” non serve venire in chiesa, fatevi un giretto in paese e guardate i posti nei quali la gente si ritrova senza mascherina (non specifico è facile trovarli), a piccole distanze chiacchierando senza mascherina i daveriesi si passano allegramente il covid, mentre in chiesa le norme sono rispettate. La chiesa è forse il posto dove le regole sono più osservate, mentre fuori è un pasticcio di gente che è fondamentalmente stanca di regole.
Non vedo diversità fra l’ambiente parrocchiale e il resto, si ammalano tutti indistitamente, ma non certo perchè vengono in chiesa.
Quanto al chierichetto ha esattamente le stesse possibilità di infettarsi per un errore come gli altri, quindi ripeto fatevi un giretto istruttivo sulla dabbenaggine della gente poi parlate. Comunque per ora sempre a messa, e per noi infezioni zero! (Ricordo a tutti che usare le stesse maniglie delle porte senza guanti nei posti pubblici non porta bene!)
In effetti andare in chiesa è molto più sicuro che andare in qualsiasi altro posto, tipo supermercato, dove, a parte le mascherine obbligatorie, le persone non rispettano assolutamente le distanze. Direi, addirittura, che in chiesa si esageri anche troppo con le precauzioni. Provare per credere…