
Esercito alla Schiranna e a Rancio per realizzare le strutture vaccinali
Il maltempo ha bloccato l'avvio dell'allestimento in riva al lago di Varese. Militari in visita all'area della Valcuvia dove i lavori partiranno tra una settimana

Sopralluogo dell’Esercito italiano nell’area dove sorgerà la struttura per le vaccinazioni anticovid a Rancio Valcuvia. I militari hanno ispezionato la zona dove installeranno la struttura, una delle 4 che rientrano nel piano provinciale messo a punto da Ats Insubria e che si preparano a partire non appena arriveranno i vaccini, quindi, presumibilmente, dopo Pasqua.

Si tratta di un terreno situato di fianco all’area commerciale di Rancio Valcuvia, che si trova lungo la strada statale 394. Al sopralluogo hanno partecipato alti ufficiali dell’esercito, e il presidente della comunità Montana valli del Verbano Simone Castoldi: «Ringrazio l’esercito, i vertici di ATS insubria, nella persona del Dottor Gutierrez e del Dottor Magrini, il presidente della commissione sanità di regione Lombardia Monti è il dottor Bertolaso per l’impegno profuso in questo progetto». La scelta di posizionare il centro vaccinale proprio a Rancio Valcuvia, fa sempre sapere Castoldi, riguarda un progetto condiviso fra tutti gli amministratori di Comunita Montana Valli del Verbano. Il polo vaccinale sarà composto di un grande tendone di 12 m per 50, oltre ad altre strutture complementari che serviranno per assicurare la copertura vaccinale dell’intera valle.
Anche il piazzale della Schiranna è pronto ad accogliere le strutture dell’Esercito per avviare un polo destinato ad accogliere 18 postazioni per 2484 iniezioni al giorno. Il maltempo ha rovinato i piani che prevedevano l’allestimento già dal pomeriggio odierno. Le attività sono solo rimandate di un giorno mentre a Rancio si partirà tra una settimana.
Tra le altre strutture in provincia anche Malpensafiere che con le 80 postazioni sarà il più grosso hub vaccinale del Varesotto. Un punto sarà anche alla palestra della scuola Pizzigoni a Saronno. Una quinta postazione sarà ad Arcisate dentro una struttura privata mentre altre sedi potranno essere individuate in futuro ma in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e dei vaccini.

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