
Da Regione Lombardia 610mila euro per Triennale e Museo della scienza e tecnologia di Milano
I fondi regionali sono espressione "della testimonianza concreta della nostra vicinanza e ammirazione per il lavoro che esse svolgono nella promozione della cultura", ha comunicato l'assessore Stefano Bruno Galli

Regione Lombardia ha stanziato 360mila euro per la Fondazione Triennale e 250mila per la Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli. L’obiettivo è il sostegno delle attività del 2021 delle fondazioni museali partecipate da Regione, per le quali vige obbligo di contribuzione annuale a supporto della gestione.
«Le fondazioni Triennale di Milano e Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano – ha detto l’assessore Galli – sono due ammiraglie del ricchissimo e diffuso panorama culturale lombardo. Il riconoscimento dei contributi di gestione a queste due importanti istituzioni culturali, finalizzato allo sviluppo dell’organizzazione e alla valorizzazione dei musei, va ben oltre il dovere statutario nei confronti delle fondazioni museali partecipate da Regione Lombardia. Sono altresì espressione della testimonianza concreta della nostra vicinanza e ammirazione per il lavoro che esse svolgono nella promozione della cultura. Nei fatti, la pandemia e le contromisure adottate per combatterla – dopo l’isolamento di tre lockdown – hanno innescato delle derive disgregative della socialità, che hanno inciso in profondità, lasciando una cicatrice molto profonda nell’integrità delle comunità volontarie territoriali. Per ripartire e ricomporre lo spirito comunitario è necessario fare leva sui luoghi e sugli istituti della cultura».
«Lo hanno dimostrato – ha aggiunto – i numeri incoraggianti degli ingressi registrati durante le brevi parentesi di apertura parziale degli istituti museali. I lombardi desiderano tornare a respirare cultura dal vivo, desiderano tornare a visitare mostre e musei come imprescindibile esperienza, personale e collettiva, di accrescimento culturale e sociale».
«L’assessorato che mi onoro di guidare è impegnato sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, senza posa e con ogni risorsa disponibile, nel sostenere quanti più soggetti del ricchissimo panorama culturale lombardo. E continuerà a farlo con l’obiettivo di assicurare loro di prepararsi nel migliore modo possibile – investendo in attrattività e sostenibilità – per quando, finalmente, potranno riaprire i battenti. Lavorare sull’attrattività si traduce in tre direzioni: mostre, ristrutturazioni e innovazione tecnologica», ha continuato.
«Per molto tempo ancora i frequentatori dei siti museali lombardi saranno in larga parte espressione della domanda interna, visitatori di prossimità nei quali deve essere ridestata la curiosità e il desiderio di riscoprire i tesori culturali che caratterizzano l’offerta della nostra grande regione. Questa sarà la grande sfida», ha concluso.
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