Tentato omicidio e rapina: arrestato trentottenne a Cugliate Fabiasco

Tentato omicidio e rapina. Sono queste le accuse nei confronti di un 38enne.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino in collaborazione con i colleghi della stazione di Marchirolo, lo hanno arrestato all’alba di oggi (giovedì 25 marzo): si tratta di un cittadino italiano, residente a Cugliate Fabiasco. La vittima è invece un 28 di origini magrebine, abitante nello stesso comune.

La vicenda risale a domenica 24 gennaio scorso quando i carabinieri della stazione di Marchirolo si sono presentati a casa del nordafricano a Cugliate Fabiasco. Gli uomini dell’Arma dovevano dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della sua compagna, un’italiana di 31 anni con cui viveva: la donna, stanca di subire maltrattamenti, lo aveva denunciato al culmine di un violento litigio conclusosi con il ricovero in ospedale a causa delle fratture che lui le aveva procurato.

Arrestato per quell’episodio, l’uomo durante le fasi d’identificazione ha però dato evidenti segni di malessere e sul suo corpo, nonché sugli indumenti, sono state indivduate macchie di sangue: intervenuta un’autoambulanza, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Varese in codice rosso e poi sottoposto ad un intervento di drenaggio dei polmoni.

Si è scoperto, quindi, che sul torace del 28enne erano stati inferti sette fendenti con un’arma da taglio che avevano addirittura perforato i polmoni. L’uomo non ha però richiesto l’intervento dei sanitari, rifugiandosi in casa di un altro conoscente. Piantonato nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Varese fino alla sua guarigione e poi trasferito in carcere, investigatori e inquirenti hanno avviato le indagini per capire i controni dell’aggressione da lui subita.

Le indagini dei Carabinieri si sono concentrate da subito sulle frequentazioni dell’arrestato, che ha indicato ai militari l’autore dell’aggressione e i motivi che hanno portato al fatto. Si è scoperto che il nordafricano, mentre dormiva a casa dell’italiano con cui aveva passato la serata del 18 gennaio (una settimana prima del suo arresto e sempre a Cugliate Fabiasco) è stato aggredito e colto di sorpresa da quest’ultimo, che lo ha colpito per sottrargli, di nascosto, la droga e il denaro che aveva in tasca.

Ne è nata una colluttazione, al termine della quale il 38enne ha inferto ben 7 fendenti di coltello al petto del nordafrioano. Il 24 gennaio, giorno dell’arresto, i militari gli hanno trovato addosso e sequestrato denaro, in euro e franchi svizzeri, nonché pochi grammi di cocaina e hashish oltre che una coperta intrisa di sangue, utilizzata dal ferito per andare via da quella casa trovando sistemazione altrove.

Dopo l’aggressione, nonostante le sue condizioni di salute, il 28enne è  riuscito ad andare da un altro conoscente, in una casa dove è rimasto per i giorni successivi senza ottenere l’aiuto di nessuno né poter andare in ospedale nella speranza, forse, che quelle ferite sul suo corpo non fossero poi così gravi.

Quando i carabinieri lo hanno trovato, pur in grado di camminare, era molto sofferente e con evidenti difficoltà a respirare, motivo per cui è stato trasportato d’urgenza in ospedale. È stato lì che i sanitari hanno riscontrato che le ferite erano gravi tanto da poterlo portarlo alla morte se non fossero intervenuti i carabinieri: l’arresto, in pratica, gli ha salvato la vita. Una delle coltellate ha sfiorato il cuore del 28enne.

Stamattina gli uomini dell’Arma si sono presentati a casa del 38enne italiano e lo hanno arrestato per il reato di tentato omicidio e rapina, portandolo in carcere a Busto Arsizio.