L’assessore agli Eventi di Busto Arsizio contro il coprifuoco alle 22: “Ostacolo al settore spettacoli”
Paola Magugliani esprime la sua perplessità in merito alla conferma del coprifuoco alle 22 nel nuovo decreto legge approvato dal Governo: "Una irragionevole mancanza di fiducia nelle capacità degli amministratori locali e di chi organizza"
L’assessore ai Grandi Eventi Paola Magugliani esprime la sua perplessità in merito ad alcuni provvedimenti contenuti nel nuovo decreto legge approvato dal Governo: «Farò di tutto per garantire alla città, ai bustesi e agli organizzatori di eventi la possibilità di vivere una stagione estiva che sia all’insegna delle occasioni di incontro svolte sempre nella massima sicurezza, ma sono estremamente delusa dagli ultimi provvedimenti presi dal governo in materia di restrizioni, per quando riguarda il settore dell’intrattenimento. Siamo di fronte all’ennesimo grosso ostacolo alla predisposizione di un calendario che sia certo attento ad evitare una ripresa della pandemia, ma allo stesso tempo sia in grado di accompagnare in maniera progressiva e ragionevole al graduale ritorno alla normalità».
«In particolare – spiega Magugliani -, è la norma del coprifuoco fissato alle ore 22, oltretutto senza una definizione chiara della data sino alla quale questa limitazione sarà in vigore, ad impedire di procedere con una programmazione coerente e puntuale delle proposte. Le decisioni del Governo hanno creato ancora una volta un clima di confusione e incertezza in un settore che da oltre un anno è costretto a restare quasi del tutto fermo».
Gli organizzatori di eventi e le associazioni coinvolte sono pronti a predisporre appuntamenti nei quali si possa mettere in campo, specie all’aperto, tutto quello che serve per garantire sicurezza e protezione a tutti i partecipanti, seguendo le regole su numeri, distanziamento e igienizzazione: «Tuttavia – prosegue l’assessore – oggi, senza alcun senso logico, mi trovo nell’imbarazzo di non poter dare risposte certe su molti aspetti e di dover limitare le concessioni, specie per ciò che riguarda l’orario di svolgimento serale, in base a una scelta che non farebbe altro che decapitare le proposte, concentrare le presenze in uno spazio temporale ridotto e mettere nuovamente in crisi tutto un tessuto imprenditoriale dedicato all’intrattenimento che rischia di scomparire sotto i colpi di norme sempre più fumose, indecise e penalizzanti. Ci vuole molto a capire che se si aumentano gli orari di fruizione della attività, si diluisce il tutto e si riducono gli affollamenti? Che senso ha una grande ora di punta seguita da un clima di guerra?».
Secondo Paola Magugliani «oltre che di un errore, si tratta altresì di una irragionevole mancanza di fiducia nelle capacità degli amministratori locali e di chi organizza gli appuntamenti nel riuscire a predisporre eventi sicuri. E la stessa fiducia manca nei confronti di cittadini che in larghissima parte, seppur con fatica, hanno dimostrato di aver compreso e di voler rispettare le norme per la sicurezza loro e degli altri” continua l’assessore».
Nonostante tutto, e nella speranza di un ravvedimento rispetto alle imposizioni emanate per un reale contenimento del Covid, «si sta facendo di tutto per preservare comunque, nei prossimi mesi, un settore economico strategico ma messo a dura prova dal contagio, così come il diritto delle persone a poter usufruire, almeno nella bella stagione e quindi all’aperto, di qualche occasione di incontro e socializzazione, evitando di favorire indirettamente gli assembramenti – in quel caso reali e incontrollati – che avverrebbero (come già avvengono) in centinaia di abitazioni private ogni giorno».
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