Eredità fa rima con solidarietà. Crescono i lasciti solidali
Durante il Covid sono aumentati i testamenti solidali in favore di onlus. Un'organizzazione su tre (35%) dichiara donazioni oltre i 50mila euro
Renzo Arbore è stato tra i primi a sostenere con la sua faccia e il suo nome la Lega del filo d’oro, associazione che assiste i bambini sordociechi e le loro famiglie. Quando si parla di solidarietà e raccolta fondi in favore delle onlus avere un vip come testimonial può fare la differenza anche nella creazione di una cultura diffusa della solidarietà.
LASCITO SOLIDALE: COS’È E COSA SI PUÒDONARE
Il testamento solidale è un lascito a favore di enti, associazioni e organizzazioni onlus, una scelta che permette di contribuire a cambiare il mondo, anche dopo la vita. Un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento e senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari. E senza che siano necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo lascito può fare la differenza. Si può lasciare anche solo una piccola parte dei propri beni, ad esempio una somma di denaro di qualsiasi entità, un bene mobile (un arredo, un’opera d’arte, un gioiello etc..), un bene immobile, una polizza, azioni e titoli d’investimento. (consultare il sito www.testamentosolidale.org).
LA SURVEY DEL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE
Un’indagine condotta dal Comitato testamento solidale, che riunisce 23 tra le principali realtà del terzo settore, indica che durante il Covid è aumentato il numero dei lasciti solidali per realizzare progetti in ambito umanitario, sociosanitario e ambientale. Il Covid-19 non solo non ha scoraggiato una simile scelta di generosità, ma in molti casi ha spinto più italiani a richiedere informazioni o ha addirittura accelerato la scelta di redigere un testamento solidale
Per quasi un’organizzazione su due (48 % del campione intervistato ) si continuano a ricevere lasciti di entità piccole, medie e grandi. Ma un’organizzazione su tre (35%) dichiara donazioni oltre i 50mila euro. Il 100% delle onp (organizzazioni no profit) ha ricevuto lasciti destinati alla mission generale dell’organizzazione piuttosto che a progetti specifici, così da consentire di utilizzare i fondi per gli interventi più importanti o più urgenti, dato questo che si configura come un segnale di grande fiducia nell’operato delle onlus.
In generale, un’organizzazione su 2 ha registrato un deciso incremento del trend di raccolta fondi da lasciti, a fronte dell’altro 50% che osserva un trend stabile. Secondo il 41% degli intervistati, nell’arco degli ultimi 5 anni la raccolta da lasciti ha avuto un peso tra il 5 e il 10% nella raccolta fondi generale delle organizzazioni. Il peso è stato tra l’11 e il 25% per quasi 2 organizzazioni su 10.
«Sono dati che ci parlano di un fenomeno tutt’altro che in declino – commenta Rossano Bartoli, portavoce del Comitato testamento solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro – Nel secondo semestre del 2020 abbiamo raccolto il punto di vista del pubblico rispetto al tema attraverso una ricerca nazionale, che ci parlava di un bacino di circa 5,5 milioni di italiani propensi al lascito solidale. Con questa nuova survey abbiamo invece guardato al fenomeno dal punto di vista delle organizzazioni, ed è stata la conferma che la cultura del testamento solidale si sta diffondendo nel nostro Paese, anche grazie all’opera di sensibilizzazione che il Comitato porta avanti sin dal 2013».
IL LASCITO È DONNA
Per il 61% delle onp a donare un lascito testamentario sono donne, mentre per oltre il 30% il testamento solidale viene scelto in egual misura da uomini e donne. La maggioranza di persone che fanno un lascito ha comunque già un’abitudine alla donazione (70%) , non necessariamente a favore della onlus che si sceglie poi per le ultime volontà.
LE ONP DEL COMITATO
Fanno parte del Comitato Testamento Solidale: ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Apurimac onlus, Associazione Luca Coscioni, CBM, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio – Medico di Roma, UICI e Vidas .
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