Vaccini: la “super settimana” dell’hub di Rancio Valcuvia
Dalle 800 iniezioni al giorno di inizio mese il balzo che ha fatto raddoppiare le somministrazioni, superando le 1.600. Poche code e complimenti dagli utenti per la gestione della struttura: “È la migliore gratificazione per il personale civile e militare e per tutti i volontari"
Sabato 3 aprile: 803 vaccinati, e si brindava fra amministratori e volontari per una macchina appena partita fra le mille incognite imposte dalla novità: ce la faremo? E se si formeranno file?
Sabato 24 aprile: 1.467 vaccinati senza batter ciglio. Anzi, con persone che prima dell’appuntamento venivano accolte da un servizio d’ordine molto ben organizzato che era disponibile anche a compilare i moduli al posto degli accompagnatori degli anziani, stupefatti per tanta disponibilità.
Poi 1.517 lunedì, 1.545 martedì, 1.617 mercoledì. E così via. Poche code, e numeri raddoppiati.
Il motivo è squisitamente matematico, ma non solo: cioè l’incremento delle vaccinazioni riguarda una base piuttosto cospicua di cittadini che hanno ricevuto il richiamo per le dosi Pfizer del principio di aprile.
Poi c’è difatti anche la “tenuta“ degli approvvigionamenti dei vaccini che non potrebbe essere altrimenti dal momento che proprio da qui, da Rancio, una settimana fa il governatore lombardo Attilio Fontana aveva annunciato a fronte dei 70 mila vaccini erogati qualche giorno prima, la possibilità del raggiungimento della soglia dei 100.000 vaccini inoculati quotidianamente ai cittadini lombardi.
Soglia che proprio ieri, giovedì è stata abbondantemente superata attestandosi a 110.000 dosi iniettate a livello regionale.
Anche sul fronte nazionale sono positive le notizie che arrivano dai dati complessivi: sempre giovedì si è arrivati al mezzo milione di punture.
Tornando a Rancio Valcuvia, sono certamene giorni impegnativi dal momento che la richiesta di volontari è ostante e lo sforzo è massimo anche in questi giorni di maltempo per ridurre al minimo i disagi delle persone da vaccinare.
Sul posto è presente sempre qualche amministratore di Comunità montana o di qualche comune della zona che accompagna i pazienti anziani.
«Cosa ci tiene su di giri? Il fatto che sta procedendo tutto in maniera normale e regolare, coi tempi d’attesa nella norma. Poi tutti quando escono ci fanno i complimenti: questa è la migliore soddisfazione», spiega il sindaco di Rancio Valcuvia Simone Castoldi che da un mese a questa parte “vive“ nel centro vaccinale assieme ai volontari.
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