Fate sentire i vostri dipendenti “proprietari” del loro lavoro e scoprirete che sono perfetti manager
Favorire il self management e l'assunzione di responsabilità da parte delle persone è il primo passo per uscire dalla burocrazia, parola di Joshua Volpara, ceo della nuova casa editrice Ayros e partner di Kopernicana
«Il primo passo è liberarsi dalla burocrazia. Per farlo, bisogna favorire l’autonomia e la responsabilità delle persone, chiamata anche self management. Solo così può nascere la motivazione. In estrema sintesi, i lavoratori devono sentirsi “proprietari” del proprio lavoro in azienda per trovare le soluzioni migliori e per apportare valore a tutto il processo produttivo». Un cambio di paradigma a 360 gradi quello suggerito da Joshua Volpara, ceo della nuova casa editrice Ayros e partner di Kopernicana, per uscire dal cul de sac della “pandemia economica”.
Siamo di fronte a una rivoluzione: ce la può spiegare meglio?
«Conosce il paradosso di Peter? É noto anche come “Principio di incompetenza”. Laurence Peter descrive alla fine degli anni Sessanta la carriera di un classico impiegato in una classica azienda gerarchica: diciamo che parliamo di un “commerciale”, che grazie ai propri risultati viene promosso “country manager”. A quel punto trascorre le giornate in riunioni (pensate che, secondo una recente ricerca dell’università del Nebraska, i meeting occupano circa 23 ore di una settimana di lavoro). Il nostro protagonista viene dirottato su compiti diversi da quelli in cui eccelleva ed è così che raggiunge il suo massimo livello di incompetenza. Questo accade tutte le volte che una persona che sa fare bene una cosa sale fino a posizioni gerarchiche che gli fanno perdere il contenuto del proprio mestiere. É quello che succede alla maggior parte delle imprese “burocratiche” ed è quello che bisogna assolutamente evitare se vogliamo un’azienda che funziona in modo agile».
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