Giro d’Italia: un super Alberto Bettiol vince a Stradella
Il toscano, già re del Giro delle Fiandre, si impone in solitaria dopo aver staccato i compagni di fuga. Non riesce il colpo alla Eolo che puntava su Gavazzi. Venerdì si arriva in Valsesia
Ha vinto pochissimo, fino a ora, Alberto Bettiol, ma crediamo non abbia intenzione di cambiare il suo palmares con quello di altri. Il corridore toscano, 27 anni, centra il suo primo successo al Giro d’Italia e aggiunge questo trionfo a quello che lo ha reso famoso due anni fa, quello nel Giro delle Fiandre. Un risultato meritatissimo quello di Bettiol sul traguardo di Stradella, perché l’azzurro ha coronato un Giro nel quale ha svolto un lavoro eccellente per il suo capitano – Hugh Carthy – e quindi ha imbastito una tappa corsa in modo perfetto quest’oggi. (foto: Giro d’Italia)
Non era facile vincere in provincia di Pavia, né per Bettiol né per gli altri attaccanti di giornata anche perché i fuggitivi – lasciati liberi dal gruppone – erano ben 23, un numero che ha moltiplicato le variabili. Il portacolori della EF-Nippo però ha interpretato bene la corsa: ha capito chi doveva lasciar sfogare (Cavagna su tutti), intuito quando era il caso di chiudere sugli scatti, indovinato il momento giusto per rincorrere il francese, saltarlo e non voltarsi più sino al traguardo.
Bettiol non è stato l’unico italiano protagonista quest’oggi: Consonni ha chiuso al secondo posto rimontando su Roche, Zana e Battistella hanno dato fuoco alle polveri, Diego Ulissi ha confermato di essere pienamente recuperato dopo i problemi di salute dei mesi scorsi. E così per il ciclismo tricolore è arrivato il quinto successo in questo Giro dopo quelli di Ganna, Vendrame, Nizzolo e Fortunato, un bilancio positivo che stride – però – con una classifica generale dove c’è il solo (magnifico secondo) Caruso nella top ten, dopo il ritiro di Ciccone in seguito alla caduta di ieri.
Quella di Stradella era una tappa nel mirino anche della Eolo-Kometa che, tra le altre cose, aveva svolto un ritiro nel Pavese prima di affrontare il Giro. L’idea c’era e Francesco Gavazzi era l’uomo indicato per quest’oggi e inizialmente il piano ha funzionato con il valtellinese entrato nella fuga insieme a Samuele Rivi che aveva i gradi di sevente al pezzo. Però, quando si è entrati nei 30 chilometri finali, tra i fuggitivi si è accesa la bagarre e tra gli scatti e i controscatti i due Eolo non sono riusciti a restare tra i primi. Rivi ha chiuso 12°, Gavazzi a quel punto si è lasciato un po’ sfilare. Ora la squadra di Basso tornerà a concentrarsi sui suoi scalatori, Fortunato e Ravasi, nelle prossime due giornate.
Domani infatti si torna a salire con una tappa geograficamente molto vicina al Varesotto: si parte da Abbiategrasso e si arriva in Valsesia, sull’Alpe Mera, pur con un percorso che non prevede più il Mottarone martoriato dall’incidente della funivia. I corridori quindi saliranno a Gignese per poi lambire un po’ di Lago Maggiore tra Stresa e Feriolo. Quindi ci sarà la salita della Colma e poi l’erta finale con la strada che per un po’ salirà delicatamente per cambiare pendenza da Scopello in avanti.
Sarà la penultima tappa di salita (sabato si arriverà all’Alpe Motta sopra a Madesimo) e quindi sono attesi i confronti serrati tra i big: Bernal dovrà dimostrare di aver “cileccato” la frazione trentina, Yates e, chissà, Caruso possono provare a far saltare il banco.
Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r-Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 2’21”; 3) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 3’23”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 6’03”; 5) Hugh Carty (Gbr – EF) a 6’09”; 6) Bardet a 6’31”; 7) Martinez a 7’17”, 8) Almeida a 8’45”; 9) Foss a 9’18”; 10) Martin a 13’37”.
SPECIALE GIRO D’ITALIA
In collaborazione con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo
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