Un anno di Covid in Valle Olona, così i comuni hanno affrontato le difficoltà

La ricostruzione della pandemia in valle Olona attraverso le parole dei dodici sindaci del territorio, da Castelseprio a Castellanza

Il fascino della Valle Olona vista con il drone

Dodici comuni, dodici paesi uniti da un fiume che li attraversa: la valle Olona rappresenta uno dei luoghi più affascinanti della nostra provincia, per ricchezze culturali e paesaggistiche.

L’unità territoriale coincide spesso con iniziative che abbracciano più paesi, uniti da Amministrazioni comunali che sanno vedere nel lavoro di squadra un valore aggiunto.

Lo scorso anno, al diffondersi della pandemia, eravamo andati a intervistare i sindaci della valle, chiedendo loro di raccontare quali misure avessero adottato per fronteggiare l’alto numero di contagi che andavano diffondendosi.

Siamo tornati a trovarli, per comprendere come è trascorso questo anno difficile e quale è stato il comportamento dei cittadini.

LE REGOLE RISPETTATE DA TUTTI (O QUASI)

Un grande orgoglio è il sentimento che tutti i sindaci hanno espresso, giudicando la serietà della popolazione nel rispettare le normative anti-Covid. A detta degli Amministratori, dunque, i cittadini si sono comportati bene, tranne in qualche caso isolato (un positivo multato a Cairate perché uscì di casa per andare ad aprire il circolo del paese e alcuni bar sanzionati a Gorla Minore, più volte richiamati al rispetto delle regole e poi multati, ndr).

Ciò nonostante, si è trattato di un momento difficile da gestire. Il disagio della popolazione è ben raccontato da Silvano Martelozzo, sindaco di Castelseprio: «All’inizio dell’allarme Coronavirus la gente si è sicuramente trovata smarrita: in poco tempo il paese era stato blindato. In tanti mi domandavano perché la piazzola ecologica o il cimitero fossero chiusi – Che male posso fare andando a trovare i miei cari per portare loro dei fiori? – mi chiedevano, ma è stato necessario mettere delle regole per tutti – ricorda Martelozzo – Comunque non posso che che tessere le lodi dei mie concittadini, che sono stati veramente rispettosi delle regole, e ringraziare l’opposizione, collaborativa per il bene del paese».

UN ANNO DI COVID, IL RUOLO DI SINDACO

In una condizione di emergenza come quella vissuta in questo anno e mezzo, il ruolo di sindaco ha acquisito una valenza nuova: il vero punto di riferimento della comunità, ubriaca di informazioni televisive di ogni genere e desiderosa di informazioni chiare e concrete sul contagio e sulle misure adottate per fronteggiarlo.

Lo racconta Giancarlo Frigeri, sindaco di Castiglione Olona: «Credo di aver dato un po’ di fiducia ai cittadini, non sarò simpatico a tutti, non ho la presunzione di soddisfare tutti con il mio lavoro e le mie scelte, ma ho sempre cercato di fare tutto il possibile per trasmettere positività a chi avevo intorno nonostante il momento difficile che stavamo vivendo. Questo, ad esempio, anche attraverso i video settimanali sui social che continuo a fare e che sono sempre seguiti».

C’è anche chi ha attraversato le vie del paese, incontrando i cittadini per rispondere a dubbi e timori, ma anche per rimproverare chi si ostinava a non seguire le regole: è il caso di Paolino Fedre, sindaco di Gornate Olona, che ricorda: «I gornatesi sono stati rispettosi delle regole e non ci sono state gravi segnalazioni di assembramenti o gesti irresponsabili. Qualche episodio, comunque, si è verificato, soprattutto di giovani che rifiutavano la mascherina e il distanziamento. Io ho sempre cercato di muovermi per il paese e di redarguire chi non vedevo osservare le regole. Si tratta di misure importanti, per tutelare la salute di tutti».

Ad un amministratore, in particolare, è toccato fornire risposte concrete su due fronti, quello medico e quello istituzionale: ci riferiamo a Giovanni Montano, sindaco di Olgiate Olona, il quale – medico di professione – ha anche vaccinato egli stesso i suoi concittadini: «Essere medico rappresenta sicuramente una grande responsabilità, ma al contempo una opportunità in questa fase. I due ruoli – quello di medico e quello di sindaco – si integrano e può essere un vantaggio conoscere da vicino gli aspetti medici di quanto sta avvenendo, sia a livello comunicativo, che nel prendere decisioni per il bene della popolazione».

Un’esperienza, quella di Primo cittadino durante il Covid, che ha toccato profondamente anche il lato umano, come ammette Vittorio Landoni, sindaco di Gorla Minore: «Il Covid ha mostrato a tutti l’importanza della socialità, del bisogno che abbiamo degli altri. È stata una grande lotta fra il voler essere solidali e l’egoismo, ma la solidarietà ha prevalso. Abbiamo avuto tantissimi volontari: senza di loro non avremmo potuto fare niente. Io ho cercato fin dall’inizio di tenere aggiornati i cittadini e ho fatto il possibile per sentire un po’ tutti, chiamando i contagiati o i loro parenti. Vivendo situazioni tanto particolari, nascono rapporti di franchezza con i cittadini: ho avuto dei bei ritorni».

LE FRAGILITÀ DELLA POPOLAZIONE

Le conseguenze del lockdown e delle tante restrizioni sulla popolazione non sono state sottovalutate a Cairate: l’Amministrazione si è spesa dall’inizio per offrire un supporto adeguato alle difficoltà – anche psicologiche – delle persone. «Il mio numero è pubblicato da sempre sul sito del Comune. Certamente, durante questi mesi il telefono ha suonato più spesso: i cittadini chiamavano perché desiderosi di ricevere un parere o una conferma su quanto stesse avvenendo. A destare preoccupazione non è stato tanto l’aspetto gestionale della pandemia, ma le conseguenze sulla fragilità delle persone. È emersa una grande incertezza, acuita da una dilagante disinformazione causata dalla televisione. C’era la necessità di essere rassicurati e per questa ragione fin dai primi mesi abbiamo istituito un servizio di supporto psicologico» racconta Paolo Mazzucchelli.

Il sindaco di Lonate Ceppino, Clara Dalla Pozza, ha messo sotto i riflettori il bisogno, per una comunità, che la macchina comunale funzioni, con uffici aperti e possibilità di incontrare gli operatori: «Nel primo lockdown, in assenza di un sindaco – visto il commissariamento in essere – i lonatesi vedevano il Comune chiuso, mentre i documenti venivano passati attraverso una finestra. Fra le prime misure adottate dopo le elezioni, abbiamo riaperto gli uffici, garantendo la sicurezza per dipendenti e cittadini, ma assicurando i servizi anche in presenza».

IL COMMERCIO LOCALE DURANTE LA PANDEMIA DA COVID

Il ruolo centrale degli Amministratori è emerso anche nell’intervista al sindaco di Castellanza, che si è soffermata ad analizzare le difficoltà incontrate dai commercianti locali a causa del lockdown. «Fra le misure più apprezzate c’è stata l’attivazione di una chat whatsapp con gli esercenti, nella quale io, i responsabili comunali del settore e il consigliere delegato siamo pronti a rispondere a quesiti o dubbi su normative o aspetti organizzativi, in modo rapido e immediato. In un momento difficile per l’economia locale, avere il supporto degli amministratori è fondamentale per chi ha un’attività in paese» ha raccontato il sindaco Mirella Cerini.

FORZA E RESILIENZA DELLA POPOLAZIONE

girinvalle 2014 pista ciclabile olona

Una pandemia che ha stravolto la vita di tutti noi, dunque, ma c’è chi, nel male, ha saputo leggere nuovi significati, più profondi. Le comunità della valle Olona hanno reagito, con forza e resilienza, inorgogliendo chi li amministra. È il caso di Solbiate Olona: «A fare la differenza è stata in primis la popolazione: si è creata una importante rete solidale fra i cittadini, che si è aggiunta a quanto già stavano realizzando le associazioni. È stato un grande lavoro corale – ha elogiato il sindaco Roberto Saporiti – con la Protezione civile e con il nostro fondo di solidarietà, che ha saputo raccogliere più di 13mila euro».

Non solo solidarietà, però, perché la forza dei cittadini ha saputo emergere anche come spirito imprenditoriale, capace di reinventarsi in una fase nuova. Lo spiega bene il sindaco di Marnate, Elisabetta Galli: «In questi momenti di difficoltà, i marnatesi hanno saputo mostrare il loro carattere e valore: diversi esercenti hanno iniziato o potenziato il servizio di consegne a domicilio e non mi riferisco soltanto a chi si occupa di cibo, perché anche profumerie e negozi di abbigliamento si sono organizzati. Il lockdown ha fatto sì che queste attività iniziassero a strutturarsi, migliorando i servizi offerti».

L’AIUTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Un ruolo centrale nell’organizzazione degli aiuti é stato ricoperto ovunque dalla Protezione civile. A Gorla Maggiore il sodalizio con l’Amministrazione comunale è stato immediato, frutto di una collaborazione proficua di anni: «La nostra Protezione civile é stata al fianco della popolazione dall’inizio, con la loro tenda fissa in piazza Martiri. Si tratta di un gruppo che abbiamo riorganizzato sei anni fa e che, da allora, è sempre attivo sul territorio, a Gorla, ma anche in altre località: ovunque ci sia bisogno, dalle vaccinazioni di massa di Viggiù, alle alluvioni, fino all’hub di Malpensafiere, loro sono presenti, rendendoci molto orgogliosi» evidenzia il sindaco Pietro Zappamiglio.

Gorla Maggiore, torna il tendone della Protezione Civile
La tenda della Protezione civile in piazza Martiri a Gorla Maggiore

LO SGUARDO AL FUTURO

Compito di un amministratore è infine quello di gettare lo sguardo oltre le nubi: emblematico di questo approccio è l’iniziativa di Fagnano Olona, dedicata alle famiglie. «Vogliamo pensare al futuro del nostro paese e il futuro sono i bambini: per questa ragione domenica 21 marzo abbiamo voluto omaggiare i 108 nuovi nati nel 2020, perché il loro arrivo – soprattutto in questo momento di pandemia – è un messaggio di speranza» conclude il sindaco Maria Elena Catelli.

POPOLAZIONE VACCINATA IN VALLE OLONA

L’approfondimento sul Covid in valle Olona è un lavoro del gruppo Facebook di VareseNews “Oggi in Valle Olona” 

Santina Buscemi
santina.buscemi@gmail.com

Amo raccontar dei paesini, dove la differenza la fanno le persone comuni che si impegnano in piccole associazioni. È di loro che scrivo..e mi emoziono sempre un po'. Anche questo è VareseNews.

Pubblicato il 16 Maggio 2021
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