“Mollo tutto e vado a vivere a Busto Arsizio”, al via la campagna di marketing per attirare “milanesi”
Presentato questa mattina il piano di marketing dell'amministrazione comunale, realizzato nell'ambito del bando Attract con l'obiettivo di attirare residenti e investitori dal capoluogo
Il mercato immobiliare dà segni di vitalità nonostante i lockdown a causa del covid e per l’amministrazione comunale di Busto Arsizio è il momento giusto per lanciare una campagna di marketing per dire che vivere a Busto Arsizio è meglio che vivere a Milano: «C’è tutto quello che puoi trovare a Milano col vantaggio di averlo vicino» – ha commentato Sergio Salerno di Anama (Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari).
La presentazione del piano per attrarre nuovi residenti è stato presentato questa mattina in sala esagonale dal sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, insieme agli assessori Giorgio Mariani all’Urbanistica, Laura Rogora allo Sport e Paola Magugliani ai Grandi Eventi. Proprio grazie all’impegno del suo assessorato e dell’ufficio bandi da lei implementato Busto ha partecipato al bando Attract che permette di finanziare piani di comunicazione di questo tipo.
Nel video, realizzato dagli studenti dell’Icma, la città appare come luogo ideale per chi lavora a Milano ma cerca una soluzione abitativa al di fuori del capoluogo: servizi, scuole di primissimo livello, università, cultura, impianti sportivi di prim’ordine, collegamenti. Questi i punti di forza su cui punta l’amministrazione per attirare residenti ma anche investitori nel settore immobiliare: «Basti pensare ai bandi di rigenerazione urbana e al grande intervento di riqualificazione dell’Area delle Nord – ha spiegato l’assessore Mariani -. A giorni prenderà il via il primo cantiere per la residenza senior living di Domitys e altre importanti novità arriveranno».
Il sindaco Antonelli, che si è anche fatto una foto con i manifesti che sono comparsi in diverse zone di Milano, è particolarmente orgoglioso di questa iniziativa che punta a cambiare l’immagine della città, spesso considerata un sonnacchioso dormitorio: «Domenica avremo qui uno dei più grandi pianisti al mondo (Ramin Barhami, ndr) per un concerto che molte città si sognano e questo grazie all’associazione Rossini, una realtà tutta bustocca. Questo è solo uno dei tanti eventi culturali che si stanno susseguendo in città e che non hanno nulla da invidiare ai grandi centri».
«La cultura svolge certamente un ruolo da co-protagonista nelle dinamiche di attrazione di un territorio, la cui ‘appetibilità’ è strettamente connessa con la scelta del luogo in cui vivere bene – commenta la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Anche da questa consapevolezza muove la politica culturale promossa in questi anni, che ha puntato, in termini di offerta, sia sulla quantità che sulla qualità, sottraendo l’iniziativa culturale al cliché di intelligente impiego del tempo libero ed elevandola, facendola così percepire, a vera occasione di crescita, di arricchimento, di scoperta e approvvigionamento di nuovi saperi”. “Ma la cultura – conclude l’assessore alla partita – ha anche un importante valore sociale e di sviluppo del territorio: fa stare bene le persone e le fa stare bene insieme. Una ragione difficilmente eludibile per incentivare le persone a scegliere un luogo dove questo avviene in modo sistematico e, soprattutto, a far loro rinnovare nel tempo questa scelta. Con l’indotto anche economico conseguente».
Paola Magugliani ha spiegato in cosa consiste il piano messo a punto: «Siamo partiti dalla creazione dell’hashtag #ilbellodivivereabusto, abbiamo cercato di dare un’immagine distintiva e forte della città evidenziandone i vantaggi rispetto al capoluogo, investito risorse per il miglioramento della qualità della vita e il livello dei servizi, messo in atto diverse azioni per incentivare le imprese ad insediarsi in città con la riduzione delle aliquote di Imu e Tasi oltre alla riduzione del 20% della Tari. Infine abbiamo creato il sito BustoEventi.it che ora renderemo ancora più fruibile con il ritorno delle iniziative per il tempo libero».
Importante anche il ruolo della Camera di Commercio: «La partecipazione al bando è frutto anche di un lavoro avviato l’anno scorso da Camera di Commercio Varese – come spiegato da Enrico Argentiero – con il progetto pilota Invest Varese, grazie al quale si è fatta un’adeguata formazione nei vari comuni che hanno partecipato proprio per individuare e investire su piani come questo»
Busto è in una posizione strategica tra Milano, l’aeroporto di Malpensa e la Svizzera, servita da un’autostrada e da due stazioni ferroviarie, più una terza che è al confine con Castellanza. Questa centralità nei collegamenti la rende certamente appetibile per chiunque lavori a Milano. Nel 2020 ci sono state 1137 compravendite immobiliari, nel 2007, prima della grande crisi, erano 1400. Il calo rispetto al 2019 è stato piuttosto limitato e per quest’anno i numeri sembrano essere positivi. Prendendo spunto da una nota pagina Facebook il motto è “Mollo tutto e vado a vivere a Busto Arsizio”.
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