Treno e bici in Valle Olona insieme? Fiab e Amici della Valmorea a confronto
Gli “Amici della Valmorea” e Fiab Varese Ciclocittà stanno dialogando sul futuro della valle Olona, fra tutela della ciclabile e il sogno del ritorno del treno
Cosa ci sarà nel futuro della valle Olona? Il potenziamento della ciclopedonale soltanto o il progetto di ritorno del trenino della Valmorea riuscirà a concretizzarsi?
Ormai da tempo, il dibattito sull’argomento divide gli appassionati del territorio: anche qualche mese fa, quando l’associazione degli “Amici della Ferrovia della Valmorea” aveva coinvolto i sindaci della valle, erano giunte alla nostra redazione le riflessioni di Fiab Varese Ciclocittà, aderente alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, in cui si esprimevano perplessità sul ritorno della linea ferroviaria.
Ciclabile o treno? Fiab Varese e i dubbi sul ripristino della ferrovia di Valmorea
A distanza di qualche mese, però, abbiamo visto un momento di aggregazione e unità fra le due associazioni: a fine maggio, con l’avvento della bella stagione, gli amici della Ferrovia della Valmorea hanno organizzato una pedalata da Marnate a Castiglione Olona.
A guidare il gruppo di biciclette, proprio i volontari della Fiab. Un disgelo, fra i due gruppi? Prove di dialogo su questa progettualità che tanto ha fatto e continua a far discutere?
Siamo andati a parlare direttamente con Giuseppe Ferrari di Fiab Ciclocittà per capire meglio il loro pensiero.
«Da sempre collaboriamo volentieri con tutte le realtà associative che hanno a cuore il territorio. Si trattava di una bella pedalata da Marnate a Castiglione Olona e la giornata è stata positiva per tutti, un piacere dunque averne preso parte. La pista ciclabile della valle Olona ha un grande successo, sia fra gli sportivi, che fra i comuni cittadini: tante le famiglie che la scelgono per trascorrere qualche ora in mezzo alla natura».
L’interesse verso la ciclopedonale è tanto: «Riportare le persone in valle è molto importante: ci si immerge nella storia di questi paesini, si ha modo di raccogliere la testimonianza del passato industriale del territorio e di esplorare le ricchezze artistiche e architettoniche presenti. Inoltre – prosegue entusiasta Ferrari – la ciclopedonale potrebbe portare qua anche i turisti svizzeri, va quindi tutelata e promossa».
E il ritorno del trenino in valle, auspicato da tanti?
Da Fiab non giungono veti assoluti, ma la volontà di andare a fondo nel progetto: «Sul ripristino del treno, di principio non siamo contrari a priori, ma teniamo ad evidenziare la necessità che la ciclo-via non debba essere penalizzata per nulla da questo progetto» – sentenzia Ferrari.
Gli “Amici della Ferrovia della Valmorea” promettono attenzione per la ciclabile, garantendo che il treno – grazie al servizio di trasporto biciclette – potrebbe essere di supporto ai ciclisti, oltre ad assicurare la diminuzione del traffico su strada negli spostamenti fra i comuni della valle.
Fiab ascolta attenta, ma chiede maggiore concretezza: «Per poter esprimere un giudizio, occorre avere informazioni più precise. Se venisse approvato il progetto del trenino, la ciclabile, in alcuni punti, andrebbe spostata. Come? Per quali tratte? Come sarebbero i servizi ferroviari offerti? Certo, per il territorio potrebbe anche essere utile, ma se non ci fossero nemmeno i presupposti industriali, con la necessità delle aziende in valle di utilizzare il trasporto su rotaia, perchè andare avanti? Occorre tenere i piedi per terra e capire cosa è davvero realizzabile».
Ferrari si rivolge anche e soprattutto alle Istituzioni: «E’ un argomento caldo, che fomenta discussioni e sta vedendo il coinvolgimento di tante persone che hanno a cuore questo progetto. A questo punto sarebbe corretto che in Regione dessero maggiori coordinate sui loro piani futuri: ci sono i soldi, ma vanno ben indirizzati. C’è davvero ai “piani alti” l’intenzione di voler investire sul ritorno della Ferrovia della Valmorea? E’ lecito voler capire come vogliano muoversi le Istituzioni, anche per tutti coloro (vedi gli “Amici della Valmorea”, ndr) che coltivano onestamente il sogno di veder nuovamente viaggiare il treno. E’ doveroso che diano risposte».
Nessun muro contro muro, dunque, fra chi rivuole il treno e chi ha a cuore la tutela della ciclabile: lo sguardo di Fiab si sposta su Palazzo Lombardia in attesa di chiarimenti.
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