La slavina non ferma Elia, il giovane di Besozzo pronto a ripartire lungo il sentiero che attraversa l’Italia
Sabato 17 luglio riprenderà il viaggio lungo il Sentiero Italia CAI, dal Lago Santo Modenese, là dove la mattina del 28 maggio era partito prima di essere fermato da una slavina.
![elia origoni](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/07/elia-origoni-1236785.610x431.jpg)
Elia Origoni è pronto a ripartire lungo il cammino che lo stava portando ad attraversare tutta Italia prima di essere bloccato da un incidente in montagna. Sabato 17 luglio riprenderà il viaggio lungo il Sentiero Italia CAI, dal Lago Santo Modenese, là dove la mattina del 28 maggio era partito prima di essere fermato da una slavina.
«È passato un mese e mezzo da quando il mio viaggio lungo il Sentiero Italia CAI si è interrotto bruscamente a causa di una slavina che mi ha travolto mentre attraversavo le pendici del Monte Prado, al confine tra Emilia Romagna e Toscana, a pochi giorni di cammino dalla Liguria – racconta Elia -. Incidenti che possono capitare a chi decide di vivere la montagna e la natura in maniera intensa e autentica come piace a me. Incidenti che ti fanno cadere, riflettete e poi rialzare più forte di prima».
Da allora il giovane di Besozzo si è fermato per curarsi e raccogliere le forze: «È stato un mese e mezzo impegnativo, passato tra visite mediche e allenamenti serrati, per cercare di capire se fosse stato possibile riprendere il Sentiero là dove avevo dovuto lasciarlo il 28 maggio scorso – racconta Elia -. In un mese ho ripreso l’uso delle gambe fortemente traumatizzate dalla slavina e ho imparato nuovamente a camminare dopo una settimana che non riuscivo a muovere le ginocchia e a sorreggermi autonomamente. Poi sono tornato a fare le scale di casa, cosa che mi sembrava una meta irraggiungibile. Nell’ultima settimana mi sono rimesso a macinare chilometri in bicicletta e lungo sentieri vicino a casa, fino ad arrivare ad una conclusione: non è poi così tardi per ripartire!».
Sabato 17 riprenderà il viaggio. Mancano ancora circa 3000 chilometri, 7 regioni e tutto l’arco alpino. «Speriamo che il tempo sia più dalla mia parte rispetto ai mesi passati. Quello che più importa è che, comunque si concluderà quest’impresa, potrò dire di aver messo tutto me stesso nel portarla a termine. Non vedo l’ora di continuare a scoprire le bellezze della natura e incontrare nuove persone lungo il mio cammino».
Potrete sostenere il progetto con una piccola donazione o acquistando una maglietta proprio da qui: https://www.eliaorigoni.com/sostienimi/
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