Tra Laveno e Cerro la provinciale chiude alle auto per far spazio alle biciclette
Nel fine settimana di sabato 31 luglio e domenica 1 agosto il tratto di strada della Sp69 verrà chiusa al traffico e sarà percorribile solo a piedi o in bicicletta
Quattro chilometri di strada trasformati in pista ciclopedonale per incentivare il turismo lento e sostenibile, promuovere spiagge e sentieri sul Lago Maggiore, creare collegamenti tra i comuni del territorio. Questo l’obiettivo del progetto che inizierà in via sperimentale nel prossimo fine settimana a Laveno Mombello. Sabato 31 luglio, dalle 8 e 30 di mattina e fino alle 6 e 30 di lunedì, il tratto di strada della SP69 che collega Laveno Mombello a Cerro verrà chiusa al traffico e sarà percorribile solo a piedi o in bicicletta. In caso di maltempo la sperimentazione potrebbe essere rinviata.
L’ordinanza di chiusura è valida per tutti i fine settimana, fino al 4 ottobre, ma non è ancora stato stabilito il calendario completo delle chiusure. «Dopo questo primo weekend ci troveremo in comune, per valutare come è andata la sperimentazione e capire se è replicabile oppure no», ha spiegato il primo cittadino Luca Santagostino.
Il sindaco e gli assessori la scorsa settimana hanno organizzato una serata, non senza polemiche, con i residenti della zona per spiegare come funzionerà la “creazione della fascia di rispetto per cicli e pedoni” e quali modifiche porterà alla viabilità.
Spesso citata durante la campagna elettorale, l’idea della pista ciclopedonale rappresenta la volontà di incentivare il turismo sostenibile e tutto il territorio. Il sindaco Luca Santagostino ha spiegato che è importante sfruttare le bellezze di Laveno Mombello e creare collegamenti con i territorio limitrofi, per riscoprire sentieri e promuovere un turismo lento e in mezzo alla natura. Laveno inoltre, si trova in una posiziona strategia: ha due stazioni ferroviarie, le Ferrovie Nord e dello Stato ed è collegata alla sponda piemontese via d’acqua, con i traghetti della Navigazione del Lago Maggiore.
Al momento, dunque, si parte con questo progetto che se dovesse funzionare potrebbe diventare un modello ed essere replicato anche nei prossimi anni. Il percorso prevede la partenza dal lungolago, “Il prossimo anno prevediamo di aprire anche il parco delle Torrazze”, il tratto fino Gaggetto per poi arrivare alla SP69.
Una volta sulla strada è possibile arrivare a Cerro e poi fino all’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno, toccando sette spiagge della sponda magra, tra cui la spiaggia dei Tedeschi e la spiaggia di Reno. Da Via Gattirolo si può raggiungere anche la Torbiera e arrivare a Mombello, quindi scendere dall’altra parte per Caravate e Sangiano, fino a collegarsi alla pista ciclabile di Cittiglio.
COME CAMBIA LA VIABILITA’
Solo i mezzi autorizzati potranno accedere sul tratto di strada: residenti, mezzi di soccorso, il pullman di linea (4 corse nella giornata di sabato), forze dell’ordine e coloro che devono accedere all’hotel potranno transitare, per tutti gli altri c’è il divieto. Il limite massimo di velocità è di 30 km all’ora. La direzione di marcia è solo quella che da Laveno va verso Cerro. Il tratto resterà chiuso dalle 8 e 30 di sabato mattina alle 6 e 30 di lunedì mattina, 24 ore su 24 (non sarà possibile l’accesso nemmeno di notte) e gli accessi saranno presidiati da Polizia Locale e Carabinieri. La strada verrà chiusa con dei jersey.
L’iniziativa è sostenuta da Area Programmazione e relazioni esterne sport e grandi eventi sportivi di Regione Lombardia, Camera di Commercio di Varese, Comunità Montana Valli del Verbano e i comuni di Caravate, Cittiglio, Leggiuno e Sangiano e autorizzata da Provincia di Varese e Prefettura.
LA VIABILITÀ ALTERNATIVA
Da Cerro a Laveno senso unico attraverso Via Sul Monte. Da Laveno a Cerro attraverso Via Buonarroti che nel tratto tra Via Gattirolo e la SP69 sarà a senso unico verso la SP69.
Il comune spiega: “Essendo un primo test è prevedibile che vi saranno disagi lungo i tragitti alternativi così come alcuni disagi per i residenti lungo le strade interessate, tuttavia riteniamo che i benefici complessivi che possono ritornare dalla sperimentazione siano di gran lunga superiori sia in termini economici per gli esercizi commerciali, sia di immagine per il nostro territorio e l’intera Comunità Montana. Protezione Civile dei comuni di Laveno Mombello, Caravate, Cittiglio, Leggiuno e Monvalle, dipendenti del Comune e volontari saranno presenti per dare informazioni”.
La mappa
Le slide realizzate dall’amministrazione comunale con tutto il progetto
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