Amici della Valmorea stanchi delle promesse: “Non si usi il treno per ricevere consensi, la politica sia chiara”
Cambio di tono dell'associazione Amici della Ferrovia della Valmorea: il gruppo non vuole che il progetto sia usato dalla politica per fare propaganda. Ferrari: «Chi vuole il treno sia chiaro e si impegni al nostro fianco».
Hanno ascoltato promesse e dichiarazioni d’intenti provenire da ogni parte politica. Hanno atteso che qualcosa si smuovesse, mettendosi sempre a disposizione per illustrare il loro progetto.
Adesso però gli amici della Ferrovia della Valmorea iniziano ad essere stufi di tutte queste parole e il portavoce, Nicola Ferrari, per la prima volta usa un tono di voce polemico e, forse, scoraggiato: «Una decina di giorni fa abbiamo letto dell’intervento del consigliere regionale Orsenigo, in forza al Pd, che ringraziamo, certamente, per l’impegno e l’iniziativa, ma auspichiamo che non ci si fermi a discussioni in Regione e basta».
«Il nostro vuole essere un appello accorato a tutti gli attori coinvolti in questa progettualità. Da troppo tempo, ormai, assistiamo a rimbalzi fra le parti politiche, tra dichiarazioni d’intenti e repentini dietrofront. (Lo scorso anno, ad esempio, prima ci fu la bocciatura di un emendamento in Consiglio regionale sull’ammodernamento della Ferrovia, e subito dopo la segreteria Provinciale della Lega ribadì l’impegno del partito su quel fronte, ndr). Sembra che la questione del ritorno del treno della Valmorea si sia trasformata in un’arma dialettica per ricevere consensi elettorali. Questo non ci va bene. Non vogliamo entrare in nessuna querelle politica fra le parti: il nostro messaggio è rivolto sia al Pd, che alla Lega, che alle altre forze in campo: siate chiari, per noi e soprattutto per tutti i cittadini che hanno a cuore il sogno di sentire di nuovo fischiare il treno. Se siete a favore, ditelo apertamente e poi impegnatevi al nostro fianco».
Ferrari ribadisce quali sarebbero, secondo l’associazione, i tanti punti di forza di questo progetto: «Innanzitutto si toglierebbe traffico dalle strade, perchè i diversi comuni della linea ferroviaria sarebbero collegati dal passaggio del treno. Il turismo del territorio sarebbe poi rilanciato, come mostrano altri paesi europei in cui si è investito sul recupero di vecchi sedimi ferroviari. Infine, la nostra idea sarebbe quella di fornire i vagoni di un servizio di trasporto biciclette, pertanto chi frequenta la ciclopedonale della valle Olona, ad esempio, potrebbe contare anche su questa funzione. Noi ci crediamo molto».
L’appello, dunque, è per tutte le forze politiche: «Chiediamo maggiore trasparenza, sia a livello di amministrazioni locali che a livello di Consiglio regionale. Se qualcuno deciderà di esporsi a favore del progetto, lo faccia con serietà e convinzione, non per propaganda. Il nostro intento è quello di coinvolgere tutti gli attori in campo, rendendoli partecipi di questa progettualità. Tempo fa – ricorda Ferrari – inviammo a tutti i sindaci, da Cantello a Castellanza, una lettera chiedendo una loro dichiarazione d’intenti sul ritorno del treno della Valmorea».
L’associazione Amici della Valmorea scrive a 19 sindaci per la rinascita della storica ferrovia
«Avremmo voluto anche coinvolgere un Comune della parte “alta” e uno della valle Olona: l’idea era quella di far entrare i Primi cittadini nello statuto dell’associazione, così da seguire la progettualità, ma questo non è avvenuto. Chiarezza, domandiamo soltanto chiarezza».
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