Fra Dante e la Gioconda, Cadero in Veddasca fa il pieno di arte
Successo per l'iniziativa che a Cadero, in val Veddasca, ha celebrato Dante Alighieri con una mostra di diversi artisti. A seguire, una cena sotto le stelle e la possibilità di visitare il museo dedicato alla Gioconda e alla leggenda che la circonda
Mancano dieci giorni alla chiusura della mostra dedicata alla Gioconda, ma l’entusiasmo per questa iniziativa che sta unendo arte, storia e leggenda a 596 metri di altezza slm, non si spegne.
Sabato 21 agosto al centro Taxus, in località Cadero, tanta è stata la voglia di regalarsi una serata differente, ricca di emozioni, circondati dalla splendida atmosfera di un tramonto in val Veddasca.
Il lago Maggiore dal belvedere di Cadero in piazza della ChiesaPrimo step di una serata speciale, l’omaggio a Dante al vecchio lavatoio del paesino, dove è stata sviluppata una mostra a lui dedicata e una installazione che rimanda al poeta nella selva oscura.
Protagonista Silvano Vinceti, che ha presentato il libro che ha ispirato gli artisti della mostra “Attualità di Dante” e l’anticipazione del libro “I Misteri di Dante” realizzato a quattro mani con il professor Guppioni.
L’installazione nel lavatoio curata dall’associazione “Sul filo dell’arte”«L’omaggio a Dante ha voluto celebrare questo artista non puntando lo sguardo al passato, ma riflettendo su quanto possa essere attualizzato oggi – ha puntualizzato Vinceti a margine della presentazione – Tutti gli artisti hanno portato la loro visione dell’opera dantesca e il valore di ciò che è stato fatto risiede proprio nella diversità fra ciascuna opera: come in un’orchestra, ciascuno ha composto la propria parte di melodia. Ciò che più conta è ciò che è stato trasmesso ai presenti, l’entusiasmo che siamo riusciti a suscitare e, soprattutto, quanto ogni visitatore abbia portato via con sé del nostro lavoro».
Ad arricchire la serata ulteriormente, la possibilità di mangiare sotto le stelle, nel cortile dell’associazione Taxus, un altro evento che ha fatto il pienone: «Sì, stasera in tanti hanno risposto con entusiasmo alla nostra iniziativa, scegliendo di cenare con polenta e zola e spezzatino di cinghiale: un gran successo, tanto che purtroppo abbiamo anche dovuto rifiutare qualche adesione dell’ultimo minuto – confida Martina Castellani, dell’associazione Taxus – Noi non possiamo che essere soddisfatti della risposta delle persone alle nostre proposte. Il focus su Dante e la mostra dedicata alla “Gioconda, fra mito e leggenda” hanno suscitato curiosità un po’ in tutti, dai residenti, ai villeggianti, perfino a turisti di passaggio e curiosi che avevano sentito parlare della mostra. È solo una delle tante iniziative culturali che vogliamo regalare alla Veddasca».
Il “micro museo“ di Cadero che racconta la storia della Gioconda
Intanto, ci sarà tempo fino a fine mese per regalarsi una visita alla mostra: il museo nato dalla collaborazione dell’associazione Taxus e la Fondazione Leonardo da Vinci di Milano, non è grandissimo, ma comunque perfettamente in grado di incuriosire i visitatori sul furto della Gioconda per mano di Vincenzo Peruggia di Dumenza che, con l’opera di Da Vinci fra le mani, arrivò anche in Veddasca per nascondere la preziosa opera.
21 agosto 1911: il varesino Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda
Fra filmati, testimonianze e ricostruzioni storiche, una gita a Cadero può davvero trasformarsi in un tuffo nel mito del quadro più famoso al mondo.
La mostra è ad ingresso libero ed è visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
110 anni fa esatti – il 21 agosto 1911 – avvenne il furto della Gioconda, poi restituita alla Francia, ma qualcuno sostiene che la vera opera di Leonardo Da Vinci sia ancora in Veddasca
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