La capolista di Collettiva* è una prestigiosa “debuttante”: Mariagrazia D’Amico
Mariagrazia d’Amico è la capolista di Collettiva* all’interno della lista Progetto Concittadino 2021, e si posizionerà tra il già citato assessore e il consigliere comunale della lista, Enzo Laforgia
E’ la numero due della lista Progetto Concittadino 2021, alle spalle dell’attuale assessore all’ambiente Dino De Simone, ha due lauree, ma in politica è una “debuttante”.
Mariagrazia d’Amico è la capolista di Collettiva* all’interno della lista Progetto Concittadino 2021, e si posizionerà tra il già citato assessore e il consigliere comunale della lista, Enzo Laforgia.
Interessata alla politica fin da piccola («Ho cominciato che ero una bambina a leggere Gramsci”), passa alla politica attiva però solo con questa esperienza: dopo due lauree, una in filosofia e una psicologia clinica, e un lavoro impegnativo al centro di formazione professionale e inserimento lavorativo CFPIL di Varese, che si occupa di inserimento lavorativo di persone con disabilità.
«E’ vero, questa è la prima esperienza di politica attiva, anche se qualche hanno fa ho fondato con alcuni amici “Varese società civile” che ha organizzato diversi eventi»
Per Mariagrazia: «Collettiva è per me una formazione politica con un’anima attivista, che è quella che mi ha fatto più facilmente avvicinare al progetto. E, a sua volta, progetto Concittadino è stata la lista più affine allo spirito di Collettiva*, secondo quello che abbiamo potuto vedere in questi 5 anni di amministrazione».
Le tre parole d’ordine per Collettiva, e per Mariagrazia, sono: «Inclusività, partecipazione e giustizia sociale – spiega – Noi non siamo quelli arrivati con le idee migliori del secolo, ma abbiamo una precisa volontà di partecipazione. Sulla condizione femminile innanzitutto, perché ci sta a cuore la lotta ad ogni forma di discriminazione. I soggetti più in difficoltà sono le donne, le persone disabili e chi esprime se stesso secondo canoni diversi da una volta. In una parola, cerchiamo la giustizia sociale, che si traduce in proposte che rendono Varese un luogo da vivere e non da consumare. Abbiamo voluto costruire una visione che permettesse di trasformare Varese in una città da vivere».
Delle attività concrete di Collettiva* per Progetto Concittadin* D’Amico ricorda la revisione del Piano urbano della mobilità sostenibile, revisioni che sono state accolte in consiglio comunale in sede di approvazione, e i tre incontri-laboratorio su ambiente inclusività e cultura, l’ultimo dei quali ha visto ospite l’assessore milanese Filippo Del Corno. «Tre eventi che hanno portato un bel confronto con la cittadinanza, e ha visto tra le 50 e le 70 persone ogni volta».
Tra le tante suggestioni e proposte concrete del manifesto della lista civica, che ha espresso in questi cinque anni un assessore – Dino De Simone, che ha l’incarico per ambiente e sport – e un consigliere comunale autorevole e stimato, Enzo Laforgia – ci sono diverse posizione originali, come la visione di una città «meno autocentrica, e più a favore di pedoni e ciclisti: che veda tra le altre cose la piantumazione dei viali principali, per renderli più vivibili e green e la pedonalizzazione quasi completa del centro, dalle stazioni a piazza della Motta» e che punta a evitare il consumo di suolo puntando sulla rigenerazione urbana: «Per questo abbiamo proposto anche un assessore ad hoc, alle riqualificazioni e una agenzia per l’abitare, cosi da riunire la domanda di abitazioni accessibili all’offerta, con la mediazione comunale».
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