“Gallarate non è una città accessibile”: la denuncia di Disabili Pirata
"In questi 5 anni la città è peggiorata", commenta Andrey Chaykin di Disabili Pirata in un tour perlustrativo di Gallarate
Un pomeriggio a perlustrare le vie di Gallarate per capire quanto siano accessibili alle persone disabili: Andrey Chaykin di Disabili pirata, insieme a Gabriele Zanoni, hanno fatto un percorso dalla stazione al centro città per rilevare le varie problematiche che vivono tante persone con la sedia a rotelle quotidianamente.
Perché Gallarate? L’antefatto risale a inizio mese, un post di denuncia di Chaykin viene rilanciato da Zanoni, residente di Cardano al Campo e assiduo frequentatore della città, taggando e criticando il sindaco Cassani. La riposta del primo cittadino non è stata tra le più pacate.
Zanoni ha intenzione di querelare il sindaco per l’offesa ricevuta e dice, rivolgendosi direttamente a lui: «Ho fatto recapitare il mio numero a Cassani, ho chiesto alla Lega di Somma ma poi mi hanno bloccato. L’ho invitato tramite loro oggi perché sarebbe il giorno per scusarsi e impegnarsi dopo le elezioni seriamente insieme a Disabili pirata per firmare un contratto per abbattere le barriere architettoniche. Se viene qua oggi non lo querelo».
E ha continuato così: «Non basta dire “lo farò” perché è il tempo del fare. Le scuse non le voglio dirette a me, dovrebbe rivolgerle a tutti i cittadini che credono nella politica, perché un sindaco che usa certi termini non è degno di fare il sindaco».
Zanoni, normodotato, ha provato a usare la sedia a rotelle insieme a Chaykin per le strade di Gallarate.
La stazione e il centro città
Arrivato in stazione da Rho, dove Chaykin risiede (ha vissuto molti anni nel Varesotto), nota subito le prime incongruenze: l’ascensore è acceso solo fino alle 23, per poi essere spento dalla Polizia Locale, oltre all’impossibilità di raggiungere il quartiere Sciarè direttamente dalla stazione, problematiche per cui «in 5 anni l’amministrazione non si è mossa».
Usciti verso piazza Giovanni XXIII, la situazione non sembra andare meglio: «Il famoso rifacimento tanto voluto dal caro sindaco – commenta Chaykin – durante i lavori non è stato rispettato alcun parametro del piano di eliminazione delle barriere architettoniche. È pericoloso passare di qua perché non è inclusivo». Altri problemi riscontrati: l’isola del parchimetro per la sosta non è accessibile, non sono presenti rampe per le isole pedonali, il numero dei parcheggi per disabili è troppo basso e i buchi nei marciapiedi «sono pericolosi perché ci fanno inciampare e cadere».
Gli affondi arrivano una volta arrivati alla sede dell’Amnil («La sede per i mutilati al lavoro ha 7 gradini per entrare ed è l’unica via d’accesso», spiega l’attivista) e all’incrocio tra via Buonarroti e via Torino. «Ho segnalato la pericolosità di questo marciapiede eccessivamente in pendenza: l’ho fatto sui social e scritto all’amministrazione e all’assessore alla Sicurezza; sui social aveva avuto anche parecchia visibilità ma il nostro social media sindaco non se n’è accorto».

Oltre alle barriere architettoniche nelle strade, sono presenti anche nei negozi: «Il 90% dei negozi non ha la rampa».
Inaccessibili anche le isole pedonali delle vie centrali verso l’ospedale Sant’Antonio Abate e i marciapiedi che portano in zona mercato, forse i più malmessi e, dunque, difficoltosi e pericolanti da attraversare.
Andrey Chaykin di “Disabili Pirata” a Rho per realizzare percorsi accessibili
Mentre gira per la città e segnala le criticità, l’attivista racconta invece dell’esperienza di collaborazione con il comune di Rho per abbattere le barriere architettoniche: «Con comune di Rho stiamo lavorando per una città 100% accessibile e io sono il referente; l’obiettivo è farci diventare parte attiva: segnaliamo le barriere, si interviene per eliminarle e, infine, controlliamo la qualità. In questi 5 anni la città è peggiorata».
La speranza? «Che la prossima amministrazione collabori con noi per migliorare la città ed eliminare le barriere architettoniche. La disabilità è un tema importante ed è trasversale al colore politico».
A giro concluso, Zanoni e Chaykin hanno incontrato il sindaco Cassani in centro città per chiarirsi e confrontarsi sulle barriere architettoniche.
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Ci auspichiamo che nei prossimi tempi le future amministrazioni facciano i passi importanti verso la realizzazione dei PEBA – Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, trovando un appoggio attivo nelle realtà del territorio non solo nelle “grosse realtà”, ma in realtà di base e dei privati cittadini con disabilità, che diventino parte attiva della società affinché vengano abbattute tutte le barriere architettoniche e non solo..
– Non ti abbattere, abbatti le barriere –
Andrey Chaykin