In quattro anni quasi raddoppiati gli incidenti stradali coi cinghiali
Il report del nucleo faunistico della polizia provinciale evidenzia l’andamento dei sinistri denunciati con fauna selvatica. Una particolare attenzione in questo momento va rivolta ai cervi, che attraversano la stagione degli amori
L’argomento riguarda le tristi, pur spettacolari immagini che rimangono impresse nella mente di quanti hanno assistito almeno una volta nella vita al dramma di un animale che muore per un incidente stradale, sciagura che si moltiplica quando oltre al cervo o al cinghiale rimangono coinvolte anche persone.
È tema difficile perché turba le sensibilità di chi crede nel diritto degli animali a vivere indisturbati ma anche di quanti fra gli utenti della strada pretendono una maggiore sicurezza negli spostamenti. Un punto che riguarda non solo le scontate statali o provinciali del Nord, quelle che costeggiano i boschi per intenderci, ma anche molte altre strade anche nel Sud del Varesotto, attorno alle città e nei centri abitati.
In particolare, gli ultimi episodi di cronaca ci ricordano che siamo nel pieno del periodo del bramito del cervo, con animali che si sfidano e si muovono per via del periodo degli amori che coincide con l’inizio dell’autunno.
Incidenti si sono segnalati solo pochi giorni fa a Vedano Olona o sulla circonvallazione fra Arcisate e Bisuschio: si tratta di cervi che negli esemplari maschi possono raggiungere anche il peso di due quintali. Ma non solo questi animali si possono incontrare sulle strade del Varesotto.
Dunque a che punto siamo?
Un bilancio aggiornato all’ultima data disponibile – fissato allo scorso 23 settembre – riguarda i numeri dei sinistri con fauna selvatica denunciati al nucleo ittico venatorio della polizia provinciale di Varese raffrontato con gli anni precedenti. I numeri si riferiscono agli scontri in auto coi soli ungulati (cervi, caprioli, mufloni, daini e cinghiali) e si muovono su di un range fra i 120 e i 150 incidenti denunciati l’anno.
Sempre per lo stesso periodo nel 2018 per esempio gli incidenti con ungulati sono stati 124; 136 nel 2019, 150 nel 2020 per tornare a 130 nel 2021 (mancano ancora tre mesi alla fine dell’anno, quindi certamente saliranno).
Il dato che invece spicca riguarda la frequenza degli incidenti coi cinghiali: nel 2018 erano 26, oltre a 40 cervi, 57 caprioli 1 daino. Nel 2019 27 cinghiali, 41 cervi, 57 caprioli e 1 muflone. L’anno successivo, il 202o, l’anno del lockdown e delle chiusure, i cinghiali investiti sono stati ben 48, oltre a 30 cervi, 70 caprioli e 2 mufloni. E 48 sono i cinghiali coinvolti in sinistri stradali nel 2021: quest’anno, inoltre sono stati investiti 33 cervi e 43 caprioli, 5 cervidi non meglio identificati, 1 muflone.
L’impressione è che sulla base delle segnalazione di incursioni nei centri abitati raccolte dagli agenti, il numero di cinghiali sia superiore a quello degli anni scorsi.
Un altro dato, ma solo parziale perché rivolto ad una particolare area territoriale è quello offerto dai carabinieri di Luino, compagnia “in prima linea“ fra valli e foreste estese, che svolge anche funzioni di supporto agli utenti che segnalano incidenti ma presenza di animali investiti sulle strade.
Il dato in possesso dai militari dal primo gennaio 2020 al 24 settembre 2021 è di 161 segnalazioni di fauna investita o coinvolta in incidenti stradali.
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