
Arriva la fermata del bus anche per il carcere di Busto Arsizio
La richiesta era stata avanzata più volte dal cappellano della struttura, don David Maria Riboldi. Ecco la lettera con cui annuncia quanto successo

Arriva la fermata del bus anche per il carcere di Busto Arsizio. Una richiesta avanzata più volte dal cappellano della struttura, Don David Maria Riboldi. Ecco la lettera con cui annuncia quanto successo:

Perché la storia, mi insegnarono al liceo, non si fa con: ‘nel video si sente dire che’; o con: ‘un mio amico prendeva sempre quel bus’. Si fa con i documenti, i fatti. Ahinoi c’è chi misura la verità dall’autorevolezza della voce narrante. Ma insomma, a chi preme, ecco quanto segue e un corredo fotografico.
Siamo nell’ottobre 2019. Mando lettera alla Polizia Locale di Busto Arsizio, recepita e fatta propria dal comandante, il Dott. Vegetti, che scrisse di suo pugno all’agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, chiedendo l’istituzione della fermata.
L’agenzia non rispose: la fermata c’è già (il mantra ripetuto IERI da tutti), ma potete leggere. La risposta fu mandata a me, perché feci un sollecito nel mese di dicembre (due mesi dopo). Il tono fu interlocutorio. Similmente si mosse il garante dei diritti dei detenuti Matteo Tosi.
Sugli orari di allora, veniva segnalata una fermata in via Romagnosi: fu quella di cui chiesi la riattivazione. Compare ancora nell’elenco del nuovo orario, in funzione da luglio 2020. Ieri mi è stato inviato un orario in cui compare la fermata ‘Casa Circondariale’. Guardando la data, recita: ‘valido dal 25.10.2021’. Un tempismo perfetto. O un gioco di prestigio notevole, per cui la fermata in via Romagnosi, mai praticata, è diventata la fermata ‘casa circondariale’.
Ora, sgombrato il campo da qualsiasi revisionismo storico, siamo lieti di essere stati ascoltati. Siamo lieti che le autorità competenti abbiano fatto installare la fermata. Siamo lieti che le cose accadano.
Certo, quando ci trovammo sul piazzale della stazione, per leggere la richiesta, poi protocollata da Matteo Tosi, nessuno venne a dire: “La fermata c’è già”. Nemmeno quando scrisse, poco dopo, l’ordine degli avvocati di Busto Arsizio, che ringraziamo per aver preso a cuore la cosa ed essersi esposti.
Attendiamo ora la lingua d’asfalto necessaria perché la discesa dai mezzi non sia pericolosa per i passeggeri e le pensiline per il riparo dalla pioggia: pensiamo ai bimbi che vengono a trovare il papà.
Un happy end, da non rovinare con ingorghi di parole di non si capisce l’utilità. Contano i fatti. E il risultato ci aggrada.
Oggi ci troviamo per fare il percorso che ancora giovedì sera è stato fatto da un detenuto con la sua valigia. Il tratto che molte famiglie hanno fatto, per anni. Ringrazieremo per l’attivazione della fermata. Chiederemo si portino a termine le opere necessarie.
Buona giornata a tutti!
Don David Maria Riboldi
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