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Campus a Beata Giuliana, tutti litigano e il progetto continua a rimanere sulla carta
I lavori per il palaginnastica e il palaghiaccio tra via Minghetti e il Sempione non sono mai partiti e le aziende che dovrebbero realizzare le opere stanno litigando. Il Comune si tutela
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Elezioni passate ma del via ai lavori per il Campus di Beata Giuliana non c’è traccia. Al momento è tutto fermo alla conferenza stampa in grande stile in cui venne annunciata l’assegnazione definitiva alla cordata guidata da Isol System (mandataria) e NanoHub del project financing, per la costruzione del palazzetto per la ginnastica, quello per il ghiaccio e di altre strutture a contorno nell’area di via Minghetti-Sempione. Era il 29 dicembre 2020 quando il sindaco Antonelli dichiarò: «Sono stati fatti alcuni errori in passato. All’inizio abbiamo sbagliato anche noi ma questa volta siamo sulla strada giusta».
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Oggi la vicenda è approdata al Tar a causa di due aziende che fanno parte dell’associazione temporanea di impresa che hanno chiamato davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale la capofila Noka srl. In questa situazione anche il Comune di Busto si è tutelato, costituendosi in giudizio.
Stefano Perboni di Noka srl, nonostante i tanti guai che stanno caratterizzando quest’opera, crede ancora alla possibilità di avviare i lavori e per questo ha scritto al Comune proponendo un percorso per uscire dall’impasse: «Al momento non posso dire altro, la nostra lettera è stata protocollata e siamo in attesa di una risposta. Confermo l’interesse a continuare da parte nostra e della mandataria».
La palla passa, dunque, nuovamente al sindaco rieletto Emanuele Antonelli e alla giunta che verrà: si andrà avanti o si riscuoterà la fideiussione da 800 mila euro? Di certo i rapporti si sono logorati e per riacquistare la fiducia dell’amministrazione serviranno atti concreti che prendano il posto delle parole e dei temporeggiamenti.
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