Il gup rigetta le richieste delle parti civili e ammette i patteggiamenti per Mensa dei poveri
Nella scorsa udienza si era riservata la decisione che è arrivata oggi ma la decisione sulla congruità delle pene concordate è stata rinviata al 21 ottobre
 
																			
                        
						
						
						
						Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Milano, Natalia Imarisio, ha rigettato le istanze delle parti civili nell’ambito del processo Mensa dei poveri, che chiedevano di non ammettere le richieste di patteggiamento degli imputati che hanno scelto questo rito in quanto avrebbero risarcito poco o nulla del prezzo della corruzione di cui sono stati accusati.
Se nella scorsa udienza aveva accolto, riservandosi la decisione, la richiesta fatta dal difensore di parte civile di Accam ora ha deciso di rigettarla anche se ha rinviato la decisione sulla congruità alla prossima udienza del 21 ottobre.
Processo Mensa dei Poveri: risarcimenti scarsi o nulli, rinviati i patteggiamenti
I patteggiamenti riguardano diversi imputati del Varesotto: l’ex-presidente di Accam Laura Bordonaro (2 anni), l’ingegnere e politico gallaratese Alberto Bilardo (3 anni e 6 mesi), l’imprenditore gallaratese Tonetti (2 anni), l’ex-assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone (2 anni), l’avvocato Stefano Besani (2 anni), Nino Caianiello (4 anni e 10 mesi), l’architetto Piermichele Miano (1 anno e 10 mesi), l’ex-manager di Prealpi Servizi Marcello Pedroni (2 anni).
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