Nel centro di Gallarate si moltiplicano i ponteggi e i restauri
L'effetto del superbonus 110% e bonus facciate spiega forse il moltiplicarsi di interventi di recupero in corso non solo in normali condomini, ma anche in edifici storici della città. Particolarmente visibile in questo momento
Un po’ in tutta Italia l’edilizia fa i conti, in questo periodo, con il boom di interventi di riqualificazione con il “bonus 110%”, che ha riempito le agende di qualunque professionista del settore, dai serramentisti alle aziende specializzate in restauro.
I recuperi riguardano villette e normali condomìni, ma a volte anche edifici storici. Si vede bene in questo periodo a Gallarate, dove i ponteggi stanno avvolgendo diverse case storiche nel centro storico, “l’esagono” compreso tra Arno, via XX Settembre-Borghi, via Cantoni, via Bonomi.
L’intervento su Casa Marcora
Già da qualche settimana sono stati innalzati i ponteggi intorno a Casa Marcora, interessante edificio neogotico di fine anni Venti (ne avevamo raccontato la storia qui, nella serie “Gallarate città costruita” che riprenderemo a breve).
L’intervento con bonus facciate riguarda il fronte principale su via Cavour – ritmato da finestre e balconi – e il fronte secondario sulla via Damiano Chiesa, entrambi caratterizzati dall’uso del mattone e della finta pietra in cemento.
I ponteggi su “Casa Guenzati” e il restauro del Fajetto
Altro edificio storico in restauro invece è la “Casa Guenzati “con complesso di corti retrostanti, nell’omonima piazzetta al termine di via Manzoni. Qui i ponteggi sono comparsi da qualche giorno sulla facciata dell’edificio costruito sulle case che furono di Filippo Guenzati, patriota gallaratese che nel corso del Risorgimento fu imprigionato dagli austriaci allo Spielberg (l’edificio ospitò anche l’Albergo d’Italia).
L’intervento è in corso anche nel cortile interno alla Casa, il passaggio di uso pubblico verso via XX Settembre che è stato creato secondo il principio della “permeabilità delle corti” introdotto negli anni Novanta (con interventi per collegare corti e renderle passaggi pedonali per tutti).
Altro intervento rilevante è quello sul Fajetto, la casa parrocchiale di corso Italia, edificio degli anni Trenta (con colonne medievali originali): ripropone il lato interno del cortile detto appunto “Fajetto”, abbattuto per aprire corso Italia. È il “cuore” di Gallarate, corrispondente al primissimo insediamento e al castello precedente all’anno Mille.
Gli altri interventi edilizi già in corso
Anche sul lato opposto di via Manzoni – verso via Poscastello – è in corso un nuovo intervento di restauro di edificio storico, quello all’angolo che ospita spazi commerciali e abitazioni.
Gli interventi di riqualificazione su edifici già restaurati si sono aggiunti anche ad altri già in corso da tempo, come ad esempio quello su Casa Prandelli in via Manzoni 5 o quello – aperto da quindici anni con alterne vicende – del palazzo di piazza Garibaldi-via San Francesco (ribattezzato con il fantasioso nome commerciale di “Palazzo Saveriano”).
Resta invece ancora tutto fermo in fondo a via Mazzini, dove da cinque anni le corti storiche sono avvolte da ponteggi che però non annunciano nessun intervento: dei due edifici si era parlato per la celebre “tangente al quadrato” emersa con l’inchiesta Mensa dei Poveri che ha decretato poi lo stop alla Variante al Pgt., che avrebbe permesso la demolizione e ricostruzione
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