Alberto Coen Porisini nuovo presidente del consiglio comunale di Varese
E' stato eletto, nella prima seduta del consiglio comunale, con il voto di PD, Varese Praticittà, Progetto Concittadino e Lavoriamo per Varese con Galimberti sindaco. La minoranza ha votato scheda bianca
E’ Alberto Coen Porisini, ex rettore dell’Università dell’Insubria e consigliere comunale della lista civica Varese Praticittà, il nuovo presidente del consiglio comunale di Varese.
E’ stato eletto, nella prima seduta del consiglio comunale, con il voto di PD, Varese Praticittà, Progetto Concittadino e Lavoriamo per Varese con Galimberti sindaco.
«Proponiamo il nome dell’ex rettore dell’Insubria Alberto Coen Porisini – ha spiegato il capogruppo del PD Giacomo Fisco – perchè espressione del civismo e perchè è un’autorevole figura in città». A lui si sono associate anche il capogruppo di Varese Praticittà Francesca Strazzi, il capogruppo di Lavoriamo per Varese Giuseppe Pullara il vicecapogruppo di Progetto Concittadino Maria Grazia D’Amico.
Scheda bianca invece, come anticipato dal candidato sindaco sconfitto Matteo Bianchi che ha preso la parola all’inizio della seduta, da parte del Centro Destra: «Perchè non c’è stata alcuna disponibilità al confronto da parte della maggioranza – ha spiegato Bianchi – e questa è una occasione persa».
«Il nostro voto di astensione va considerato come un’apertura – ha spiegato il capogruppo del Polo delle Libertà Luca Boldetti – vogliamo collaborare per il bene della città e ci saremo».
Dopo di lui, hanno spiegato le loro ragioni tutti i capogruppo di maggioranza: il capogruppo della Lega Barbara Bison, il capogruppo di Varese Ideale Stefano Clerici (Che ha voluto sottolineare che “Io non lo faccio per un’apertura nei vosti confronti, ma perchè nutro la flebile speranza, che l’approccio della maggioranza possa essere diverso e piu rispettoso”), il capogruppo di Varese Città Giardino Roberto Puricelli.
L’ex Rettore è stato nominato con 18 voti a favore e 14 schede bianche.
L’ELEZIONE DI COEN PORISINI A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
IL DISCORSO DI ALBERTO COEN PORISINI DOPO L’ACCETTAZIONE DELLA NOMINA
Voglio, innanzitutto, ringraziare il Consiglio per la mia nomina a Presidente. È per me un onore. Cercherò, attraverso il mio operato di confermare, la fiducia accordatami da chi, oggi, mi ha votato e di conquistare quella di chi non mi ha votato.
Il Presidente del Consiglio Comunale ha il compito di assicurare il corretto funzionamento dell’Assemblea, garantendo il rispetto dei diritti e dei doveri che la legge, lo statuto e il regolamento di funzionamento prevedono per i Consiglieri, per il Sindaco e gli Assessori. Mi accingo a svolgere questo compito, con imparzialità ed equilibrio ben consapevole che la mia dichiarazione dovrà trovare conferma nei fatti.
Ritengo che il compito del Presidente non sia solo quello del garante dei diritti di tutti e in particolare delle minoranze – aspetto indubbiamente fondamentale – ma debba essere quello di far sì che il Consiglio Comunale svolga a pieno il ruolo che lo Statuto gli assegna: “Il Consiglio Comunale è organo di governo, di indirizzo e di controllo politico- amministrativo sull’intera attività dell’Amministrazione.”
Negli ultimi anni il ruolo delle assemblee elettive è stato via via compresso, spostando l’equilibrio del funzionamento delle istituzioni verso gli organi di governo. Ciò è avvenuto a livello nazionale, regionale e financo locale. Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e non è questo il momento dell’analisi. Tuttavia, questo modo di declinare la democrazia rappresentativa produce delle conseguenze, tra le quali, il crescente distacco fra la politica e i cittadini, e ancor più grave, fra le istituzioni e i cittadini. Non ci possiamo permettere una società in cui la metà dei cittadini non partecipa alla vita democratica, perché, parafrasando Montesquieu, in una democrazia non vi è nulla di più pericoloso per il bene pubblico dell’apatia del cittadino.
La politica, con la P maiuscola, deve quindi tornare a essere protagonista nella nostra società, e il luogo da cui partire è quello delle assemblee elettive.
Nei prossimi anni la trasformazione epocale in atto continuerà: nuovi paradigmi quali quelli della Società 5.0, delle Smart city, della green Economy stanno cambiando il mondo, le nostre società, le nostre città. L’obiettivo è quello di arrivare ad una società sostenibile caratterizzata da un benessere diffuso basata sui concetti di cooperazione e inclusione.L’Italia è indietro e oggi il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’opportunità, o forse l’ultima occasione, per iniziare quella modernizzazione, senza la quale rischiamo di perderci. Avremo a disposizione delle risorse che ci consentiranno di effettuare numerosi interventi, ma tutto ciò servirà a ben poco se non ci sarà la capacità di immaginare assieme la società del domani, in grado di ridare certezze e speranza ai cittadini. Le risorse sono lo strumento per realizzare le idee, ma le idee senza Politica non esistono.
Attraverso il confronto e la discussione nel Consiglio e nelle Commissioni, insieme al Sindaco e alla Giunta, dobbiamo far sì che la politica, quella vera, rioccupi lo spazio che le compete per permettere che la nostra città sia capace di dare le risposte che i cittadini si aspettano. Se noi saremo capaci, altri potranno fare altrettanto e forse riusciremo a colmare la distanza che oggi separa il cittadino dalle istituzioni.
La maggioranza ha il diritto di amministrare, la minoranza ha il diritto di controllare, incalzare e criticare, ma tutti assieme abbiamo il dovere di confrontarci, di dibattere e quando possibile magari anche di condividere alcune scelte per il bene della nostra città. E il primo luogo in cui tutto questo deve accadere è il Consiglio Comunale.
Mi auguro ne saremo capaci, ma so per certo che per quanto mi riguarda, ci proverò con tutte le mie forze, al meglio delle mie capacità.
Grazie ancora per la fiducia e buon lavoro a tutti.
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