Gallarate premia con “i due Galli” la tenacia e l’imprenditorialità

La consegna delle benemerenze civiche a Marco Parolo, Gianni Sparacia e alla famiglia Fazzini. Tante le pergamene al merito sportivo e alla memoria

benemerenze civiche Gallarate 2021

Marco Parolo, Gianni Sparacia e la famiglia Fazzini questa mattina, domenica 19 dicembre, sono stati insigniti delle benemerenze civiche in sala consiliare a Gallarate.

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La consegna delle benemerenze civiche di Gallarate 4 di 12

Si tratta di un premio importante «dato alle persone che si sono rese importanti per la città e hanno contribuito alla vita sociale, sportiva e imprenditoriale della città» – ha commentato il sindaco, Andrea Cassani – in un giorno importante per la stessa città, in cui cade la ricorrenza dell’elevazione a città. «Dal 1984 si premiano i gallaratesi e le associazioni che hanno contribuito a migliorare Gallarate. Ringrazio la commissione che ha la funzione di scegliere le persone che riceveranno le pergamene e il premio. Credo che la commissione abbia fatto un buon lavoro».

«Il premio viene dato a chi dà lustro alla città. Voglio ringraziare personalmente le persone che sono state insignite a nome dei consiglieri di Gallarate», ha affermato il presidente del consiglio comunale, Giuseppe De Bernardi Martignoni.

“Il miglior calciatore che Gallarate abbia avuto”

Da poco ritiratosi dopo una lunga carriera sportiva in serie A e in nazionale, Parolo è tornato nella sua città natale, dove «sta facendo tanto per i ragazzi e per lo sport con il Torino club»: la benemerenza è, dunque, un premio alla «grande carriera calcistica e per aver saputo trasmettere i valori dello sport».

«Grazie al sindaco per questo premio: a Gallarate sono cresciuto e quando ho iniziato a girare per l’Italia e tornavo a Gallarate avevo ancora il sentimento di quando sei giovane e vuoi costruire il tuo futuro. Ora voglio dare qualcosa alla città aiutando i ragazzi», ha ringraziato l’atleta.

L’imprenditorialità gallaratese

Le altre due benemerenze sono andate alla storia dell’imprenditorialità e del commercio cittadino. A Gianni Sparacia il premio per «per la lunga attività professionale e politica», consegnato dall’assessore al Commercio e vicesindaco Rocco Longobardi: «Quando ho iniziato il mio percorso a 15 anni, tutti volevano andare a lavorare da Gianni Sparacia, a 25 anni ho avuto quella possibilità ma poi ho fatto una scelta diversa; oggi sono felice di poter premiare il “Maestro” Gianni Sparacia».

Sparacia ha ringraziato così: «Non mi aspettavo questo riconoscimento dalla città che mi ha accolto come figlio; ringrazio il sindaco e l’amministrazione, la mia guida spirituale di don Alberto ed Elio Bertozzi per l’amicizia. Anche se non sono nato qui mi sento gallaratese da sempre».

Anche l’impegno della storica azienda famigliare Fazzini è stato premiato: a ritirarlo Maria Alberta Zibetti insieme ai figli Marco e Paolo Fazzini. «Ringrazio le autorità per questo premio che ci fa molto onore, ringrazio i miei figli che portano il peso della gestione della nostra realtà mantenendo entusiasmo nel lavoro e verso i collaboratori», ha affermato Zibetti che ha dedicato il premio alle donne gallaratesi: «Dedico il premio alle donne di Gallarate che stanno facendo scelte difficili come è capitato a me tanti anni fa. Mio marito è morto a quarantaquattro anni e quell’evento mi ha fatto cambiare il senso della professione: sono contenta di aver fatto una scelta di cuore e di ragione, come spesso facciamo noi donne».

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Il sindaco Cassani con Parolo, Sparacia e la famiglia Fazzini

Le pergamene al merito

Greta Ramon e Chiara Ciardello hanno dimostrato grande spirito di intraprendenza e impegno sportivo nel basket. Ramon, a soli quindici anni, ha esordito in serie A, mentre Ciardello ha ricevuto la medaglia d’oro ai campionati europei di pallacanestro per atleti sordi. «Partecipare per la prima volta in nazionale è stato emozionante: vincere in casa davanti amici e a famiglia è fantastico», ha commentato Ciardello.

Poi è stata la volta di Marco Predazzi, per meriti professionali: «Sono gallaratese da generazioni e vi ringrazio perché oggi consegniamo un attestato di speranza per chi verrà dopo di noi e dovrà scrivere i nuovi capitoli della nostra storia».

Lo sforzo «encomiabile» delle tre Rsa cittadine (Camelot, Il Melo e Bellora) nei momenti più duri della pandemia da Covid-19, in difesa degli anziani e dei fragili.

Le pergamene alla memoria

Infine, i premi alla memoria dei gallaratesi che sono scomparsi quest’anno: Lorenzo Scandroglio,«per essere stato uomo di cultura e amante della natura», Giovanni Martinoli («per l’impegno politico al servizio della città di Gallarate») ed Elio Bertozzi, per essere stato giornalista, cultore di storia locale e di arte».

 

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Nicole Erbetti
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Pubblicato il 19 Dicembre 2021
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