“Il tema del crollo demografico è prioritario e passa anche da regole più giuste sul lavoro”
È Giovanni Corbo, sindaco di Besnate e segretario provinciale del Partito Democratico, a commentare la nuova fotografia demografica della provincia di Varese
«I nuovi dati Istat mettono in evidenza come anche nella nostra provincia il crollo demografico determina un decremento della popolazione senza precedenti». È Giovanni Corbo, sindaco di Besnate e segretario provinciale del Partito Democratico, a commentare la nuova fotografia demografica della provincia di Varese.
«La diminuzione di circa 6mila abitanti nel 2020 significa che un Comune medio piccolo scompare dalla mappa geografica della nostra provincia – spiega Corbo -. Quello del crollo demografico è un tema che la Politica deve ritenere prioritario nella propria agenda. È un tema che non ha colore o ideologia. Fare scelte radicali in tal senso è fondamentale e occorre farle subito a partire dall’inserimento nel mondo del lavoro dei nostri giovani attraverso forme contrattuali che ne garantiscano una solida prospettiva futura e forme retributive adeguate».
Precarizzazione e incertezza lavorativa sono tra gli elementi che secondo il segretario Pd è opportuno cambiare: «Troppo spesso dietro agli stage offerto ai giovani vengono camuffati forme di lavoro di altro tipo. Anche partendo da politiche sul lavoro “giuste” si incide sul crollo demografico che impatterà negativamente sulla nostra società sia in termini economici, le forme contributive per i regimi pensionistici sono un esempio, sia in termini di propulsione della nostra società».
Tra nascite e decessi in provincia di Varese si è aperto un abisso
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Ma i politici non hanno pensato su come ridurre gli aborti, che solo all’ospedale Del Ponte sono non pochi, venendo incontro almeno a quelle che vi ricorrono per questioni economiche? La legge 194 prevede anche che “lo Stato, le Regioni e gli Enti locali nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”. Mi pare che questa parte sia stata disattesa…
Gli spauracchi della destra rimangono sempre quelli. Come spiegare il calo di natalità? Ovviamente incolpando sempre e solo le donne e la loro vagina.
Se teniamo conto che nel 2020 gli aborti sono stati meno di 68mila interventi (-7,6% rispetto al 2019)., nonchè il 67% dei ginecologi resta obiettore ed infine si conferma ruolo preventivo della contraccezione di emergenza di fatto è evidente come in questo paese l’aborto è la estrema scelta.
Qualcuno ovviamente non vede o non vuole vedere le cause per le quali non si fanno più figli…precarietà economica e lavorativa, incertezza nel futuro, mancanza di politiche a favore della famiglia robuste e non di facciata, servizi dell’infanzia con forti diseguaglianze tra le varie regioni e comuni.
Ed aggiungiamoci anche il fatto che molte coppie preferiscono il surragato peloso dei bambini…ovverosia i cani.
Ma niente…la colpa è solo dell’organo genitale della donna e del suo sacrosanto diritto a gestirselo come più gli aggrada nel rispetto ovviamente delle leggi.