Astuti, “Ats Insubria e Regione Lombardia ripetono l’errore dei ricoveri post ospedalieri nelle Rsa”
Il consigliere regionale del Pd: "Cercano soggetti interessati all’attivazione temporanea di posti tecnici di cure sub-acute a favore di pazienti Covid. A chi si rivolgono? Alle strutture di lungodegenza"

“Ats Insubria e Regione Lombardia stanno ripetendo gli errori del passato, in una sorta di circolo chiuso che non ci porterà mai fuori dalla pandemia”, così commenta Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in III Commissione Sanità, il contenuto dell’avviso, diffuso nei giorni scorsi, dall’azienda sanitaria su indicazione di Regione Lombardia. “Già dal titolo si evince dove vogliono andare a parare: cercano soggetti interessati all’attivazione temporanea di posti tecnici di cure sub-acute a favore di pazienti Covid positivi paucisintomatici e di degenza di comunità di livello base per pazienti covid asintomatici/paucisintomatici – fa sapere Astuti –. E a chi si stanno rivolgendo? Ma come sempre e come già accaduto fondamentalmente alle strutture di lungodegenza, quindi, in sostanza, alle Rsa”.
Un film già visto, sostiene Astuti: “È una richiesta che fa il paio con la delibera regionale dell’8 marzo 2020 con la quale si decideva di trasferire i pazienti guariti, ma ancora positivi, dagli ospedali alle Rsa ed è quella che ha dato il via alla strage di anziani ospiti delle strutture – ricorda Astuti –. Oggi non siamo nella stessa situazione, ma la decisione ha la stessa gravità, perché abbiamo già visto che coloro che rischiano di più, sebbene vaccinati e monitorati, sono sempre gli anziani, i soggetti più deboli, perché spesso pluripatologici. E anche in questa ondata, purtroppo, in alcuni casi ci sono positività all’interno delle Rsa. Regione Lombardia vuole ancora una volta giocare con il fuoco?”, si chiede il consigliere Pd.
“Nel testo si legge ‘Si chiede pertanto agli Enti gestori di Strutture sanitarie accreditate la disponibilità ad aderire’, come a dire che difficilmente ci si può sottrarre alla disponibilità di ‘Degenze di Comunità di Livello base’ e di ‘Nuovi posti tecnici di Cure Sub-acute’. Insomma, non ci sono dubbi che l’intenzione è proprio quella. Invitiamo, pertanto, l’assessorato al Welfare a occuparsi della vicenda, valutando meglio i rischi che si potrebbero correre insistendo su questa linea. Ricordo che all’epoca la decisione aveva sollevato un vero e proprio scandalo e, in seguito, qualcuno aveva anche ammesso che quella delibera era stata un errore. Adesso l’assessore Moratti la ripropone pari pari. Come Pd riteniamo che non sia proprio il caso”, conclude Astuti.
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ma si …dov’è il problema ??
nonostante questo disastro che ormai si protrae da 2 anni , la prossima volta li voteranno ancora.
in Lombardia va benissimo così
Come al solito, Astuti critica senza proporre alternative.
Troppe decisioni sembrano piovere unicamente come conseguenza degli alti numeri del contagio ma non paiono scaturire da una seria programmazione della gestione dell’emergenza come ormai dovrebbe essere da parecchio.
Ha ragione Astuti a rendere pubbliche le sue critiche e invitare chi di dovere a non ripetere errori che sono costati troppo dolore e vittime.
Quanto alle alternative, se dopo due anni assessore e giunta non ne hanno studiate di utili… non starebbero meglio a casa?