La Dakar respinge ancora Stigliano: caduta e ritiro per il pilota di Gorla Maggiore
Il 48enne del team JBRally in ospedale per accertamenti dopo un incidente nell'8a tappa. Resta in gara il "camionista" Alfano nella sezione "classic"
Sfuma per il secondo anno consecutivo il sogno di Giovanni “Gianni” Stigliano di portare a termine il Rally Dakar. Il pilota di Gorla Maggiore, 48 anni, è stato costretto al ritiro nel corso della 8a tappa del raid che si sta disputando tra dune e piste sterrate dell’Arabia Saudita. Stigliano era impegnato a bordo della sua KTM 450 nella categoria delle moto ma ha terminato il proprio impegno in un ospedale della zona: è stato lui stesso, su Facebook, a spiegare di essere ricoverato solo per accertamenti dopo una caduta.
Stigliano – che è stato ugualmente classificato per il momento al termine della tappa – era alla sua seconda partecipazione consecutiva e l’anno scorso venne tradito da un guasto della sua moto (era una Yamaha in quel caso) nel corso della settima tappa. Anche per questo domenica aveva “esorcizzato” quel momento portando a termine la settima frazione tra l’altro con l’86° posto assoluto, il secondo miglior piazzamento fino a quel momento.
Oggi purtroppo l’addio, con la speranza che il portacolori del team JBRally di Jerago con Orago non abbia riportato conseguenze serie della caduta. La pattuglia varesotta alla Dakar 2022, che aveva perso prima del via Eugenio Amos per la positività al covid, si è così ridotta a un solo concorrente, il venegonese Andrea Alfano che gareggia nella categoria “classic” (vetture e camion costruiti prima del 2000).
Alfano – con Simona Morosi e Luca Macrini – è all’esordio ma si sta ben disimpegnando nonostante una penalità rimediata proprio quest’oggi (la graduatoria “classic” è a punti e non a tempo). Il possente Unimog Mercedes del terzetto italiano con i colori dell’R-Team è ora 41mo nella classifica generale ma quinto se si considerano soltanto i camion.
A poche tappe dalla conclusione – la 12a e ultima sarà venerdì 14 con arrivo a Jedda – la lotta per la vittoria finale delle diverse categorie è ancora molto incerta. Tra le moto ci sono solo 5’30” di distacco tra il primo e il quarto della generale: al comando il britannico Sam Sunderland della GasGas, tornato leader dopo la vittoria nell’8a tappa (di oggi, lunedì 10). Bellissima anche la lotta tra le varie marche, perché alle spalle di Sunderland ci sono nell’ordine una Ktm (Walkner), una Yamaha (Van Beveren) e una Honda (Quintanilla). Più staccate l’altra Honda di Barreda e la Ktm del campione uscente Benavides.
Per quanto riguarda le auto invece è saldamente in testa lo specialista qatariota Nasser Al-Attiyah sulla Toyota Hilux ufficiale navigata dall’andorrano Matthieu Baumel. Secondo posto per Seb Loeb a 37’58 sul Prodrive Hunter, terza l’altra Toyota del saudita Yazeed Al Rajhi.
Nei camion invece è per il momento tripletta per i giganteschi Kamaz russi: in testa quello di Sotnikov, Akhmadeev e Akhmetzianov. Il favorito americano Austin Jones (Can Am) guida tra gli SSV dove il nostro Amos avrebbe potuto dire la sua per il podio, mentre tra i quad comanda il francese Giroud su Yamaha.
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