Chiude il passaggio a livello di Crenna di Gallarate (ma non è ancora la chiusura definitiva)
Nella giornata del 16 l'ultimo passaggio a livello della città è rimasto chiuso, ma solo per lavori sulla sede ferroviaria. Intanto si prepara la sostituzione con il sottopasso a U che è in corso di progettazione ed è osteggiato da alcuni residenti
Chiude il passaggio a livello di Crenna, l’ultimo rimasto a Gallarate. Per ora è stata questione di una mattina – 16 febbraio – ma è un po’ anche la prospettiva verso cui si va, dopo che il Comune ha approvato le convenzioni con Rfi (gestore della rete Fs) e Regione per sostituire l’intersezione strada-ferrovia con un nuovo sottopasso.
L’interruzione di mercoledì mattina, dalle 9 alle 13, era resa necessaria da un cantiere di Rfi, che ha portato sul posto un treno operatore con pietrisco per rinnovo della massicciata su cui passano i convogli. Intervento svolto in tempi rapidi, durante la “finestra” prevista nell’orario ferroviario in mattinata per eventuali lavori.
Ma a che punto siamo con il previsto sottopasso, approvato dal consiglio comunale a novembre 2021?
«Sono state firmate le due convenzioni di Rfi e Regione Lombardia» spiega l’assessore all’urbanistica Sandro Rech. Il passaggio in consiglio comunale era propedeutico a questa fase e proprio in occasione dei diversi passaggi preparatori al voto in assemblea civica era emerso il progetto predisposto da Rfi, con tracciato “a U” da via Bolivia a via Valle Nuova. Progetto di massima che ora va reso concreto: «Rfi sta predisponendo il progetto preliminare, sulla cui base potremo poi procedere con una variante urbanistico: oggi la previsione esiste ma ha una conformazione diversa da quella che abbiamo adottato con la convenzione con Rfi» continua Rech.
In passato infatti (e sulla carta ancora oggi) il sottopasso doveva avere un andamento rettilineo, mentre appunto oggi è emerso un disegno differente. Ecco quindi la necessità di procedere per «variante puntuale» al Piano di Governo del Territorio vigente, con la previsione della nuova strada.
Il tracciato previsto nella zona tra il Sempione e sottocosta di Crenna, dove si trovano i licei di GallarateTempi? «RFI dovrebbe darci entro un paio di mesi il progetto preliminare» dice il sindaco Andrea Cassani. Da lì si dovrebbe poi passare alla variante («per fine anno», dice Rech) e infine al progetto esecutivo. Va ricordato che per le ferrovie un passaggio a livello è elemento di irregolarità e quindi Rfi è disposta per questo a investire anche su soluzioni onerose, pur di evitare problemi alla circolazione dei treni (la ferrovia Milano-Luino-confine è un asse molto importante per le merci).
L’incontro con i residenti
Nei giorni scorsi il sindaco Cassani ha anche incontrato il gruppo di residenti di via Valle Nuova che si oppone al tracciato del sottopasso: via Valle Nuova è una strada residenziale, oggi esclusa dal passaggio delle auto e che si ritroverebbe invece asse di transito: in zona il traffico è sostenuto soprattutto negli orari di entrata e uscita dai licei, due momenti giornalieri limitati nel tempo ma con notevole numero di auto. Anche i residenti si sono associati poi ai dubbi sul costo dell’opera, che era stato sollevato dall’opposizione in consiglio comunale (3 milioni di euro, divisi tra Rfi, Regione e Comune, con eventuali oneri aggiuntivi in capo a quest’ultimo).
Il sindaco ha incontrato lunedì i residenti: «L’impegno preso con loro è valutare due o tre proposte alternative e migliorative» spiega Cassani. Una ipotesi potrebbe essere lo sbocco verso la breve salita che da via Valle Nuova conduce verso via Carminati, una seconda ipotesi è l’allargamento del ponte di via Micca e della stessa strada (con qualche dubbio di Cassani sulla fattibilità, legata ad alcuni edifici) o ancora un’uscita diversa verso l’incrocio Galvani-Micca.
Sottopasso a senso unico?
Ma che margini ci sono per intervenire su un progetto che, nelle linee generali, è già “fissato” da una convenzione? Cassani dice che «è più semplice inserire piccole modifiche meno onerose, dove ci sono margini per farlo», perché modifiche più radicali rischiano di aggravare i costi per il Comune. Il sindaco è possibilista su un’altra richiesta avanzata, vale a dire di prevedere il sottopasso a senso unico verso Nord (da via Bolivia a via Valle Nuova), per ridurre il carico di traffico. In questa ipotesi il traffico nell’altro senso – dalla zona dei licei verso il Sempione – sarebbe ancora incanalato verso il sottopasso ottocentesco di via Galvani.
«I manufatto deve essere realizzato a doppio senso, come vengono fatti tutti i sottopassi nuovi. Però si può valutare di aprirlo a senso unico». Al di fuori dei momenti di picco legati alle scuole, secondo Cassani il traffico non aumenterà: «Di lì si passa per ragioni precise: ci passa chi deve passarci, per questo ritengo che le preoccupazioni dei residenti siano in parte esagerate» dice Cassani. «Da amministratore devo guardare l’interesse pubblico complessivo: noi pensiamo che l’opera sia utile e quindi proseguiamo».
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