Farmacia di Sciarè, “lo spostamento è una scelta da valutare bene”
Il consigliere comunale Pd Giovanni Pignataro chiede ad Amsc e amministrazione di riesaminare il trasferimento in programma. "La zona meno coperta del quartiere è un'altra"
«Lo spostamento della farmacia è una decisione da valutare attentamente. E va fatto con i cittadini». Lo dice il consigliere comunale Pd Giovanni Pignataro, commentando la notizia del trasferimento in programma da via Cattaneo 22 al civico 36, verso l’ingresso posteriore della stazione FS.
Uno spostamento di poche centinaia di metri, che però secondo Pignataro non va (letteralmente) nella direzione corretta. «Ho ricevuto moltissime segnalazioni preoccupate» dice il consigliere dem, che ha dedicato alla questione anche un breve commento nell’ultima seduta dell’assemblea civica, giovedì 3 febbraio.
Perché la scelta dello spostamento non va nella direzione corretta?
«La farmacia viene spostata verso la stazione, dal lato che è già ben servito: appena al di là del sottopasso c’è la farmacia in piazza Giovanni XXIII, mentre a breve la farmacia Dahò si trasferirà dal centro in via XX Settembre, in zona raggiungibile da via Venegoni. E un po’ più in là verso Cedrate c’è la farmacia di via Arconti. Mentre la zona meno servita, per Sciarè, è quella verso la Mornera e le scuole elementari».
In passato si era parlato appunto di spostare la farmacia Amsc proprio in quella direzione, per andare a servire meglio anche la zona “nuova” del quartiere, molto cresciuta negli ultimi venti anni. In consiglio comunale anche il consigliere Massimo Gnocchi ha ricordato che «si parlava di un trasferimento verso la zona dove c’è la sede del CAI», appunto nella parte nuova del quartiere. imperniata su via Olona e via Vigorelli.
Certo anche il trasferimento verso la stazione ha i suoi motivi: gli spazi più ampi certamente (come spiegava l’assessore Corrado Canziani), ma – viene da ragionare – la maggiore disponibilità anche di parcheggio e la possibilità di intercettare una clientela più ampia, tra chi passa in quella zona per accedere alla stazione.
Pignataro mantiene un atteggiamento “laico” sulla scelta, pur evidenziando le perplessità. ««Nel programma del sindaco c’era il trasferimento della farmacia, ma non l’indicazione di dove sarebbe stata collocata. Io dico che si deve valutare con attenzione il trasferimento, magari discutendolo in un’assemblea con i cittadini, per non metterli di fronte al fatto compiuto. Sarebbe una scelta saggia, di un’amministrazione che ascolta. Un’amministrazione che decide, ma prima almeno ascolta».
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