La Pro Patria non completa la rimonta: il Lecco in 10 difende l’1 a 1

Tigrotti in svantaggio al primo sussulto del Lecco, una zampata di Ganz. Nella ripresa Ferri pareggia i conti ma la Pro Patria non sfrutta l’espulsione di Sparandeo. La squadra rimane bloccata al diciassettesimo posto

Pro Patria - Lecco 1 a 1

Continua il digiuno di vittorie per la Pro Patria che contro il Lecco incasella il secondo pareggio consecutivo nelle mura amica dello Speroni. Dopo il Trento martedì scorso, questo pomeriggio è il Lecco a negare la gioia dei tre punti ai tigrotti bianco-blu, fermati sull’1 a 1 al termine dei 90 minuti. (foto Roberta Corradin)

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Andata in svantaggio al 40’ grazie a una zampata del bomber lariano Ganz, unica grande occasione del Lecco, la Pro Patria nel secondo tempo conquista il pallino del gioco e riesce a riaprire la partita con Ferri ma non a sfruttare la superiorità numerica durata quasi 30 minuti. Al 64’ l’arbitro Djurdjevic mostra il rosso diretto a Sperandeo, autore di un intervento duro, giudicato (forse erroneamente) piede a martello su Pierozzi.

La tavola sembra apparecchiata per una rimonta ma ancora una volta il gol vittoria non arriva e la Pro Patria, con ben 8 assenze ma affacciata in avanti, deve accontentarsi del quarto pareggio nelle ultime cinque partite. Il 12esimo stagionale: troppo poco per muovere una classifica che vede i bustocchi al diciassettesimo posto, in piena zona playout. La salvezza dista solo due punti ma qualcosa si muove anche nelle retrovie, con la Giana e la Pro Sesto oggi vittoriose contro JuventusU23 e Triestina.

PRIMO TEMPO – Pronta via e la sfortuna colpisce ancora i bianco-blu con l’ennesimo infortunio, Brignoli dopo appena due minuti si fa male (è sembrato un colpo alla spalla), stringe i denti ma al 13’ chiede il cambio. Come dicono gli inglesi No rest for the wicked per Ferri, che subentra al posto del giovane ex Inter.

Nella prima frazione di gara la Pro Patria costruisce gioco ma pecca diverse volte nell’ultimo passaggio. Parker e Piu a volte sembrano pestarsi un po’ i piedi, evidentemente il feeling della coppia necessita ancora di tempo per trovare gli equilibri. Non è un caso allora che la grande occasione da rete per i tigrotti sia sui piedi del solito Pierozzi, che attaccante non è ma è il giocatore con più gol per i bustocchi: al 35’ filtrante alto di Nicco per Pierozzi, la palla viene respinta dal Lecco, oggi in divisa verde, Ghioldi prova una conclusione al volo da posizione decentrata deviata col tacco dallo stesso Pierozzi che a momenti non sorprendere il portiere Pissardo.

Il Lecco si difende in maniera ordinata, anche se a tratti dà l’impressione di essere vulnerabile sui palloni alti. I lariani creano molto in velocità sulle due fasce, in particolare sulla destra, zona di campo da dove infatti arriva il vantaggio degli ospiti, in gol alla prima vera occasione: al 40’ Masini lotta sulla linea di fondo e alza un pallone in area alla ricerca di compagni, bravissimo Giudici a tagliare in area, credere nella giocata del compagno e spizzare il pallone in modo tale da mandare fuori tempo Nicco (in difesa sullo stesso Giudici) e il difensore Sportelli, anticipato alle spalle da Ganz che da vero terminale offensivo non si fa pregare due volte e da dentro l’area piccola di prima insacca l’1 a 0 per gli ospiti.

SECONDO TEMPO – Nel finale del primo tempo la Pro Patria accusa il gol, dovendo non solo ricominciare a costruire il suo gioco ma anche a ribaltare lo svantaggio.  Al rientro dagli spogliatoi Prina inserisce subito Piu (fuori Castelli) per avere un collante maggiore tra il centrocampo e l’attacco. L’ex Empoli è forse meno “torre” di Castelli ma è un attaccante maggiormente navigato e comunque dotato di una buona prestanza fisica, a volte è proprio lui l’uomo più avanzato della squadra.

Con il cambio la Pro Patria ingrana e trova subito subito il gol del pareggio che evita alla squadra di giocare il finale all’arma bianca per non incappare in una sconfitta troppo crudele. L’1 a 1 è frutto di una grandissima azione di Ferri al 52’. Lancio lungo di Molinari della difesa, grandissimo aggancio al volo della mazzala a circa 35 metri dalla porta del Lecco, scatto verso il centro e fa partire dal limite potentissimo che si infila nella rete. Un gol che per Ferri era nell’aria da diverse partite, il centrocampista è spesso uno dei giocatori più offensivi per la Pro Patria, bravo sia negli inserimenti ma anche nel recupero del pallone nel terzo di campo offensivo.

Come succede nel calcio il gol cambia la partita. Fortissimo è infatti l’impatto psicologico sulle due squadre. Il Lecco che si rinchiude e la Pro Patria spinge in avanti, consapevole che dopo diverse buone prestazioni serve finalmente la vittoria per respirare in classifica. Appena 180 dopo secondi la grande occasione di completare la rimonta lampo è sui piedi di Piu: Nicco riceve dentro l’area del Lecco, anziché farsi ingolosire dal tiro sul primo palo serve “a rimorchio” per l’attaccante subentrato che spara a colpo sicuro ma senza aver fatto i conti con Celjak, immolatosi sulla linea di porta. La Pro Patria protesta per un fallo di mano dell’esterno croato, il giocatore però salva il pallone con la coscia e le mani sono attaccate al corpo, motivo per cui l’arbitro sceglie di non fischiare il rigore.

Al 64’ l’espulsione diretta di Sparandeo fa crede che con la superiorità numerica a disposizione per 30 minuti, un terzo di gioco, finalmente la Pro Patria potrà ritornare ad esultare, cosa che non succede dalla vittoria contro la Pergolettese del 18 dicembre. Ma così non è: il Lecco rinforza la mediana togliendo Ganz per Vasic e affida a Nepi il compito di far salire la squadra conquistando falli contro la difesa della Pro Patria. Il piano di De Paola porta le squadre a spartirsi un punto ciascuno, anche perché alla terza partita in giorni le squadre vanno in riserva e gli ultimi minuti non regalano grandi emozioni.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 – CALCIO LECCO 1912     1 – 1   (0 – 1)

Marcatori: 40′ p.t. Ganz (LEC); 7′ s.t. Ferri (PPA).

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 5 Molinari; 11 Pierozzi (37′ s.t. 2 Vaghi), 8 Brignoli (12′ s.t. 25 Ferri), 10 Nicco, 23 Ghioldi (27′ s.t. 7 Stanzani), 3 Galli; 30 Castelli (1′ s.t. 27 Piu), 9 Parker (37′ s.t. 32 Pesenti).

A disposizione: 12 Mangano, 15 Pizzul, 24 Giardino. All. Prina.

 

CALCIO LECCO 1912 (4-4-2): 1 Pissardo; 2 Celjak, 13 Battistini, 19 Merli Sala, 29 Sparandeo; 7 Giudici (40′ s.t. 99 Buso), 27 Masini, 5 Lora (40′ s.t. 21 Kraja), 23 Capoferri; 9 Ganz (66′ s.t. 24 Morosini), 10 Petrovic (8′ s.t. 30 Nepi).

A disposizione: 12 Libertazzi, 3 Enrici, 6 Marzorati, 8 Lakti, 14 Vasic, 20 Reda, 28 Nesta, 90 Italeng. All. De Paola.

 

ARBITRO: Aleksandar Djurdjevic di Trieste (Emanuele Renzullo della Sezione di Torre del Greco e Sergiu Petrica Filip della Sezione di Torino. Quarto Ufficiale Edoardo Manedo Mazzoni della Sezione di Prato).

 

Angoli: 5 – 2.

Recupero: 2′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Capoferri (LEC); Ghioldi, Sportelli, Nicco (PPA).

Espulsi: Al 20′ s.t. Sparandeo (LEC) per gioco pericoloso su Pierozzi.

Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.

 

Prina: “Meritavamo di più, la salvezza si costruisce con basi solide”

 

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 05 Febbraio 2022
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