Sorokas più Vene: il vento del Baltico fa bella la Openjobmetis

I due lunghi vichinghi decisivi per abbattere Reggio Emilia: "Paolino" segna il canestro decisivo, l'estone è ormai un bomber. Ma la Openjobmetis scopre anche un ottimo Woldetensae

Unahotels Reggio E. – Openjobmetis Varese 82-84

BEANE 6 – La sufficienza è tale solo a causa della vittoria, perché a voler essere onesti Beane, il vero Beane, è mancato nelle ultime due partite. La spia della riserva appare costantemente accesa e c’è da capirlo, perché è stato tra quelli che più si è caricato la squadra sulle spalle nei mesi scorsi. Bravo Roijakkers a sottolineare un suo rimbalzone decisivo nel finale, segno che l’attenzione del coach è alta verso il suo esterno tuttofare. Qualche giorno di riposo gli farà bene.

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WOLDETENSAE 7 – La tripla al primo pallone toccato è quasi un marchio di fabbrica. Wolde però, rispetto al bel cameo di Venezia questa volta aggiunge minuti e sostanza: tre bombe a segno (e per poco non fa poker con il tiro della vittoria), presenza a rimbalzo, un assist al bacio e solidità in difesa nonostante i brutti clienti di cui si deve prender cura. Roijakkers gli dà 24′, tutti meritati. Profeta in patria.

SOROKAS 8 (IL MIGLIORE) – Uno dei superstiti della prima OJM della stagione, quella nata male e travolta da 39 punti all’andata. Ma chi come lui è rimasto a bordo, si merita tutto il magic moment che Varese sta vivendo. Questa volta si prende addirittura il lusso di uscire dal campo da match-winner, con quel “gol” quasi sulla sirena che spariglia il punteggio e chiude i conti. Un canestro nato dalla forza di volontà, perché arrivare primo su quel rimbalzo d’attacco è stato un capolavoro di tempismo, colpo d’occhio, desiderio, ferocia. MVP Confident anche per i lettori della nostra #direttavn.

DE NICOLAO 7 – Sempre più solido, sempre più calato nel ruolo, sempre più imprescindibile per il gioco di Roijakkers. Tanto che il brivido maggiore per i tifosi di Varese arriva dal suo quinto fallo (e dal quarto, evitabile) e non dai canestri degli avversari. Certo, di fronte a un Cinciarini del genere tutti rischiano di impallidire; Giovanni però ha gli attributi, il cervello, le mani e le gambe per reagire al diretto avversario. Chiude vicino alla doppia-doppia con 13 punti e 9 assist (e 5 rimbalzi, e 18 di valutazione).

VENE 8 – Dato a Sorokas quel che è di Sorokas, non possiamo che accompagnare con squilli di tromba la prestazione di Siim-Sander Vene, che Roijakkers ha addirittura trasformato in bomber offensivo. 24 punti, le triple che fanno saltare le difese e i nervi di Caja (che, non a caso, lo avrebbe rivoluto a Reggio prendendo un due di picche dalla società), il solito contributo per vincere la lotta in area. Non a livello di cifre, perché la Unahotels raccoglie più rimbalzi, ma a livello di sostanza, di energia, di utilità, di tattica. Tutte cose nelle quali l’estone è magistrale. Professorone.

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REYES S. V. – Come detto in altra occasione, non ci sentiamo di giudicarlo per i 2′ trascorsi in campo. Dopo la pausa però, sarà necessaria una sua svolta.

LIBRIZZI 6,5 – Spara a segno la tripla del primo mini-vantaggio varesino, ritocca il suo massimo in Serie A con un totale di 5 punti e dimostra ancora una volta di poter reggere l’urto a questo livello. I falli di Denik lo proiettano in campo anche nelle fiamme del finale (non è nell’ultimo quintetto ma quasi) e lui non si scompone. Qualche dato? Tre assist, zero perse e un recupero in 15′ di gioco: alla faccia del debuttante.

VIRGINIO 6 – Un giretto in campo utile ad allungare le rotazioni, il solito rimbalzo offensivo e purtroppo una tripla caduta corta.

FERRERO 6 – Cifre normali dopo la scorpacciata di Venezia, prestazione comunque in linea con quanto serve alla squadra: qualche lampo, tanto sudore, la certezza che quando è chiamato in causa tiene alta l’intensità del gruppo.

KEENE 7 – Le difese avversarie cominciano a conoscerlo (emblematica la marcatura con Strautins quando, con Denik fuori, è stato “costretto” a fare il regista), le serate di onnipotenza non arrivano così spesso. Però Marcus conferma di avere capito di potersi rendere utile anche quando il tiro va e viene (comunque 3/9 dall’arco): qualche scorribanda in area, quattro assist preziosi e via dicendo. Fatica un po’ quando Cinciarini difende al limite su di lui (ecco, un pizzico di tutela non farebbe male al nostro) ma in fin dei conti offre diverse cose utili per portare a casa il malloppo.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Febbraio 2022
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