Villa Tovaglieri, case popolari e una scuola. La giunta di Busto Arsizio chiede fondi al governo
I fondi chiesti ammontano a 1,6 milioni di euro per progetti di riqualificazione. La giunta muove i primi passi per il recupero della colonia montana di Ceresola (Bg), chiusa dagli anni '70
La Giunta Comunale di Busto Arsizio ha autorizzato la presentazione di richieste di finanziamento, come previsto dal Decreto del Dipartimento per gli Affari Interni del Ministero, per la realizzazione di interventi per l’importo totale di 1.605.000 Euro su alcuni edifici pubblici.
Una richiesta di 340 mila euro è stata inoltrata per la ristrutturazione di immobili comunali di edilizia residenziale pubblica, sostanzialmente case popolari di proprietà del Comune. Altri 300 mila euro sono stati richiesti per la sede distaccata del liceo Crespi in piazza Trento e Trieste e 800 mila euro per il restauro di Villa Tovaglieri, sede di uffici e sale comunali. Infine, per la riqualificazione dell’impianto di ventilazione meccanica controllata e climatizzazione della Sala del Consiglio Comunale, sono stati chiesti 165.000 euro di finanziamento.
Con il provvedimento l’Amministrazione si impegna anche a finanziare l’opera per la quota residuale che non dovesse essere coperta dal contributo economico, ovvero a procedere con le necessarie modifiche del piano triennale dei lavori pubblici per l’annualità 2022. Nel 2021 furono finanziati interventi per 3.386.000 Euro per la messa in sicurezza di alcune scuole cittadine.
Sempre nell’ambito della riqualificazione del patrimonio comunale, la Giunta ha approvato le osservazioni alla variante del PGT del Comune di Berbenno (BG), località in cui si trova un immobile di proprietà comunale, la ex Colonia montana di Ceresola, realizzata sul finire del 1800 e acquistata dal Comune di Busto Arsizio nel 1928 per l’utilizzo come colonia di soggiorno estivo fino al 1973.
Visto che l’attuale destinazione d’uso (funzioni di carattere socio-assistenziale di iniziativa pubblica o privata convenzionata) definita dal PGT del Comune di Berbenno limita le possibilità di riutilizzo dell’immobile, si è ritenuto di presentare richiesta di ampliamento delle destinazioni d’uso, per l’inserimento di nuove funzioni che possano rendere di maggiore interesse il complesso immobiliare, ai fini della più ampia valorizzazione del patrimonio comunale. Il comune ha messo l’edificio nel piano delle alienazioni dal 2019.
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