“Caro Giorgetti ti scrivo”, il sindaco Magni difende il Lake Museum e la sua amministrazione
In una lunga lettera il primo cittadino replica allo storico che lo accusava di "compiere scempi" nel paese e di non difendere le tradizioni, a partire dal voler realizzare un acquario nel lavatoio
Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia, risponde allo storico Amerigo Giorgetti che contestava l’operato dell’amministrazione e le ultime decisioni in merito agli investimenti su opere pubbliche. E lo fa con una lunga analisi di quanto fatto in questi anni, entrando in maniera più specifica sulla decisione di investire il denaro del bando di rigenerazione urbana nel Lake Museum
Ecco la sua risposta
In seguito all’intervento pubblico di Amerigo Giorgetti, ritengo doveroso replicare anche allo scopo di esporre il punto di vista mio e della Amministrazione comunale che rappresento.
L’articolo dell’illustre nostro compaesano è una filippica che ricorda gli antichi ammonimenti – quasi una nuova Cassandra – laddove si evocano scempi, devastazioni del paesaggio e della tradizione, sperperi di denaro pubblico, totale incuria del territorio… Fino al punto di augurarsi (?) o suggerire a chi ha a cuore Cazzago di andarsene da qualche altra parte del mondo…
Caro Amerigo, tu sai bene quanto ti apprezzi come storico medievista: dal tuo scritto emerge ovunque il tuo amore incondizionato per il Medioevo: il “fossato” scavato tra comune-municipio e comune-comunità ne è la sintesi essenziale. Oggi, purtroppo o per fortuna non siamo più nel periodo in cui il Feudatario imponeva ai sudditi il suo volere.
Per quanto mi riguarda sono stato democraticamente eletto, con lo scopo di guidare un Consiglio comunale composto da altrettanti concittadini democraticamente eletti e coi quali in qualità di rappresentanti della popolazione, ci siamo assunti l’onere di amministrare, gestire, sviluppare questo nostro paese.
Otto anni fa siamo stati eletti a grande maggioranza di consensi. Dopo 5 anni ci siamo ripresentati come una Lista Unica.. Se il nostro operato fosse stato così esecrabile, qualcuno avrebbe potuto proporsi come alternativa, magari proprio tu come candidato sindaco (come è avvenuto, anche se senza successo, 13 anni fa..)
Comincio col dire che un Sindaco ha il dovere di non dormire sugli allori, ma di operare, di lavorare .. si intende nell’esclusivo interesse della Comunità.
Anch’io, come te, come tutti noi, amo il mio paese, dove sono nato e ho vissuto la mia giovinezza fino alla maturità. Ho mangiato pane e tradizione alla scuola elementare di Cazzago, quando c’erano le pluriclassi e abbiamo avuto come maestro Luigi Stadera.
A differenza tua e di chi la pensa come te, ritengo che Cazzago non debba rinchiudersi nel suo isolamento sociale e conservatore rifiutando la possibilità di subire “contaminazioni” da persone provenienti da fuori paese, i cosiddetti “foresti”.
Questo atteggiamento si capisce bene ed è palese, laddove non viene apprezzata l’idea di favorire un turismo consapevole nei luoghi che proprio la nostra amministrazione ha reso belli e fruibili, come il porticciolo, dove tutti coloro che camminano sulla ciclabile del lago si fermano stupefatti a guardare il paesaggio, magari bevendo un caffè nel piccolo bar immerso nel parco verde, dove dalle panchine puoi veramente perderti nell’infinito in modo che tutti, proprio tutti, possano godere delle bellezze del nostro paese.
Quanto alla tua analisi “sulla contrapposizione fra comune -comunità e comune-municipio che in questi ultimi anni è sfociata nella disgregazione della comunità locale, nella totale estraneità della pubblica amministrazione alle ragioni di quanto resta di ciò che è stato per molto tempo un paese di lago“, a prescindere o meno, dalla condivisione dei contenuti, io ti chiedo: qual è la tua proposta, quali sono le azioni che suggerisci e che le ultime amministrazioni comunali, fra cui quelle in cui tu eri presente, non hanno saputo mettere in campo..? Bisognerebbe forse lasciare che il paese deperisca piano piano sotto una campagna di vetro…, come ad esempio è stato fatto per il Lavatoio, che è stato lasciato nell’incuria, come tante altre cose..?
Non accetto, personalmente, di essere accusato di non mantenere una dignitosa manutenzione di ciò che esiste, ” abbandonando ( il paese) a se stesso in nome del nuovo che avanza! ”
Durante questi anni ho realizzato parecchie opere pubbliche e interventi di riqualificazione, attingendo soprattutto ai finanziamenti pubblici (Stato e Regione), dato che le finanze locali sono paurosamente povere.
A supporto di quanto dico, vorrei fare un elenco, seguendo l’ordine temporale di realizzazione delle opere pubbliche realizzate durante gli anni del mio mandato (mi spiace dilungarmi, ma l’elenco è abbastaza lungo:
1) Attraversamento semaforico della strada Provinciale ; dove si erano avuti anche dei morti, cazzaghesi e non..;
2) Completamento della pavimentazione e illuminazione della storica via ” Strecia”;
3) Ripristino, con destinazione a sede alternativa della pista ciclopedonale, della strada di “Ciapera“, sottostante il cimitero, allo scopo di eliminare il transito delle biciclette davanti allo stesso cimitero
4) Realizzazione di un nuovo marciapiede lungo il lato nord della provinciale SP 36, dalla rotonda fino alla farmacia, marciapiede integrato di anno in anno con successivi tratti sul lato sud, verso i negozi di fiori e la gelateria-pizzeria e ancora, in tema di marciapiedi lungo la viabilità provinciale e di un tratto verso Inarzo (Sp 56;
5) Realizzazione di un nuovo pontile al Lago di Piazza, in sostituzione di quello che, con atto vandalico, era stato bruciato anni orsono (erano i tempi in cui il Lago di Piazza era frequentato da soggetti “poco raccomandabili”)
6 Riasfaltatura delle strade: via Verdi, via Garibaldi, via Don Orrigoni, via Piave, via Don Brioschi,via del Sasso;
7) Bonifica di tutta l’area della Fornace, rimuovendo i rifiuti accumulati nella totale indifferenza anche delle amministrazioni in carica, per almeno un ventennio;
8) Installazione di telecamere per la sorveglianza e la sicurezza del territorio comunale;
9) Posizionamento di un cancello per impedire l’accesso al Lago di Piazza nelle ore notturne e nei fine settimana, per prevenire comportamenti scorretti dei frequentatori del luogo;
10) Miglioramento dell‘isolamento termico e installazione di pannelli fotovoltaici, dell’edificio Municipale;
11) Completamento della viabilità in via Del Torchio, con nuova pavimentazione in acciottolato e contestuale sistemazione regolazione delle criticità causate dalle acque meteoriche di quella zona;
12) Realizzazione di rampa per persone diversamente abili per l’accesso all’ edificio municipale, ivi compreso l’Ufficio postale, il nuovo Ambulatorio Medico e la Biblioteca Comunale risistemata e dedicata a Luigi Stadera
13) Riqualificazione e sistemazione del Parco delle Rimembranze, dedicato ai Caduti di Cazzago Brabbia;
14) Ristrutturazione del Cimitero, con la realizzazione di edificio dedicato alla tumulazione delle ceneri; la creazione di nuovo accesso pedonale, in sicurezza, in corrispondenza dell’area parcheggio; il rifacimento delle pavimentazioni interne e dei campi a verde;
15) Formazione di nuove aree a parcheggio: adiacenti alla Scuola elementare e in via Don Brioschi.
16) Studi, con produzione di materiale didattico/informativo, sul sito archeologico della palafitta “Ponti“, in località “Volta d’Amore”, con sistemazione di sentieri per l’avvicinamento, a partire dal Lago di Piazza
Se questo significa “insensibilità della pubblica amministrazione” ai bisogni del nostro paese…
Aggiungo che abbiamo in cantiere altre opere pubbliche (Opere già appaltate: miglioramento energetico della scuola elementare di via Pascoli, con installazione di pannelli fotovoltaici; completamento dei marciapiedi lungo la Provinciale, verso Bodio; ampliamento parcheggio di via Roma. Opere da appaltare, con finanziamenti già ottenuti: Recupero della sentieristica e delle arre boschive lungo la sponda del lago -da Ciapera alla Volta d’Amore -; raccolta e smaltimento delle acque piovane lungo la SP 36 con interventi per rimediare all’allagamento del sottopasso; e in ultimo, ma sicuramente non ultimo in ordine di importanza, il progetto cosiddetto “Lake Museum, oggetto principale delle critiche del prof. Amerigo Giorgetti.
IL LAKE MUSEUM
Nel progetto “Lake Museum” l’intervento che riguarda l’acquario ha un’incidenza, anche economica, limitata (circa il 15%). L’intervento principale riguarda infatti la messa in sicurezza, il recupero e il restauro di tutto l’edificio del lavatoio, copertura, muri esterni e interni, vetrate, nonché le due vasche dove si lavavano e si sciacquavano i panni e gli stalli in cui si posizionavano le lavandaie. Si provvederà al recupero della vecchia sorgente naturale, in sostituzione dell’alimentazione che ora avviene con acqua prelevata dall’acquedotto comunale. Altre opere di completamento riguardano: la formazione di un sentiero pedonale che scende direttamente da via don Orrigoni, all’altezza delle Ghiacciaie, verso il Lavatoio; il completamento dei lavori presso la “Casa dei Pescatori”, ivi compreso il locale dov’è attualmente ricoverato il Rierùn.
Non ritieni, Amerigo, encomiabile un Museo-acquario di pesci di lago, di prima e di oggi, vivi e non imbalsamati (!), nel contesto di un lavatoio recuperato, delle palafitte sommerse ormai dall’acqua del lago, del Rierun che facendo bella mostra di sé, ricorda quante fatiche abbiano fatto i nostri progenitori, non snaturando la natura dei luoghi, ma perpetuandone il ricordo..?
Non è questo mantenere vive le tradizioni ?
Sinceramente, su questo progetto (che inseguiamo da tre anni senza aver ottenuto riscontri positivi né dallo Stato, né dall’Autorità di Bacino, Fondazione Cariplo e che solo ora la Regione ha finanziato – al 100% – e quindi i debiti non dovranno pagarli le future generazioni, quantomeno quelle cazzaghesi..,) mi aspettavo complimenti, anziché critiche.. Ma tant’è..!!
Nel tuo scritto, caro Amerigo, ricorrono infine invettive contro” la cementificazione che avanza e la devastazione del paesaggio nella più totale incuria di chi dovrebbe conservarlo”… Ma dove vedi tutto questo? A Cazzago negli ultimi anni l’unico edificio, privato, è quello realizzato per la nuova Farmacia.. Proprio non riesco a vedere gli scempi..
Aggiungo che in questa situazione, già diverse coppie di giovani sposi hanno dovuto andarsene fuori paese perché non hanno trovato un alloggio. Chi, se non giovani coppie, potrà far sì che rimanga a Cazzago la scuola elementare ? Non devo ricordare proprio a te uomo di scuola, che un paese senza scuola ha già decretato la sua fine!
Quanto alla ipotizzata nuova strada di collegamento fra la rotonda di via Don Brioschi e la via Montegrappa (la lingua batte dove il dente duole).. assieme all’istinto, di conservazione della proprietà terriera, che vede come un sacrilegio la cessione di terreni alla Comunità, per realizzare un’opera di pubblica utilità, mi preme ancora una volta evidenziare come quest’opera sia stata prevista, non da questa Amministrazione, ma dalla precedente, che ha approvato il Vigente P.G.T. Noi abbiamo fatto redigere un progetto esecutivo, attualmente oggetto di valutazione da parte dell’Amministrazione Comunale, in previsione della redazione del nuovo P.G.T. ed eventualmente nell’ottica di ottenere, anche in questo caso, un finanziamento pubblico (Stato e/o Regione)
Il Sindaco
Emilio Magni
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