L’intelligenza artificiale può salvare il Campo dei Fiori dagli incendi, “Il sistema c’è aspetto che qualcuno se ne interessi”

Si chiama FireBan ed è un sistema di prevenzione incendi inventato e realizzato dall’imprenditore Silvio Revelli della società Volta in collaborazione con Eolo

Una serie di telecamere che riprendono 24 ore su 24 il Campo dei Fiori da ogni suo lato, trasmettendo le immagini ad un sistema di intelligenza artificiale in grado di riconoscere all’istante la presenza di un principio di incendio e quindi di inviare un’allerta. Sembra un’idea avveniristica e, invece, è già realtà. Esiste dal 2019 ed è attualmente in funzione, anche se purtroppo l’allerta non arriva alla sala operativa dei vigili del fuoco ma “solo” sul telefonino del suo ideatore.

Si chiama FireBan ed è un sistema di prevenzione incendi inventato e realizzato dall’imprenditore Silvio Revelli della società che si occupa di sviluppo di intelligenza artificiale Volta in collaborazione con Eolo.

Si tratta di uno strumento che potrebbe diventare fondamentale per la tutela del Campo dei Fiori, e potenzialmente per ogni altro luogo a rischio incendi, ma che probabilmente non ha ancora ricevuto la giusta attenzione da parte delle istituzioni.

«Questa idea mi è venuta mentre mi trovavo al CES di Las Vegas – spiega Revelli -. In quel momento il Varesotto era flagellato dagli incendi e mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per dare una mano con le mie competenze nell’intelligenza artificiale». In breve tempo, grazie anche alla collaborazione di Eolo, Revelli ha installato una serie di telecamere che riprendono ad ogni ora del giorno e della notte il massiccio del campo dei Fiori da ogni suo angolo.

«Le immagini riprese vengono costantemente elaborate dalle nostre reti neurali convoluzionali, una tecnologia di intelligenza artificiale, che sono in grado di riconoscere istantaneamente quando si alza una colonna di fumo. Lo stesso sistema è in grado di stabilire con precisione le coordinate del focolaio ed eventualmente di trasmettere un’allerta alle eventuali forze di intervento».

Lo strumento ideato da Revelli è pubblicamente accessibile e si chiama FireBan. Oggi è utilizzato dalla protezione civile Valtinella (il gruppo intercomunale dei comuni di Casciago, Luvinate, Comerio Barasso) ma potrebbe avere un impiego molto più importante se solo attirasse l’attenzione delle istituzioni competenti.

«L’intero sistema è stato realizzato a mie spese nella speranze che potesse essere utile alla collettività – racconta Revelli -. In occasione dell’ultimo incendio di mercoledì 23 marzo, puntualmente segnalato dal sistema al mio telefono, mi sono detto che era il momento di tornare a parlare di questo progetto che, per funzionare meglio, ha bisogno di essere testato e affinato ulteriormente e soprattutto collegato con una centrale operativa. Chiaramente per farlo c’è bisogno che qualcuno delle autorità preposte a farlo se ne interessi».

Già oggi c’è chi trova fondamentale questo strumento. «Noi lo utilizziamo costantemente: presso la sede della protezione civile o via tablet e computer quando siamo al lavoro – racconta Alberto Gaggioni, della protezione civile Valtinella e vicesindaco di Casciago – questo strumento ci permette di monitorare costantemente il Campo dei Fiori ed è fondamentale in una costante fase di emergenza per allerta incendi come quella che attraversiamo da tre mesi a questa parte».

«Sono fiducioso che prima o poi qualcuno possa trovarlo interessante come già accade qui a Casciago – spiega Silvio Revelli -. Io sono qui e aspetto solo che quello che abbiamo realizzato possa trovare una piena applicazione, qui a Varese così come in ogni altra zona a rischio».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Marzo 2022

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