Paciaroni (Hupac) confermato presidente dei “Servizi infrastrutturali e trasporti” di Univa
Il settore conta all’interno della compagine associativa 57 imprese, per 7.863 addetti. Le difficoltà congiunturali si riflettono sull’aumento della cassa Integrazione
Al via le assemblee dei 12 gruppi merceologici che compongono la compagine associativa dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Ad aprire il ciclo di incontri di settore è stata l’Assise delle imprese dei “Servizi infrastrutturali e trasporti”, che ha visto Roberto Paciaroni, della Hupac spa di Busto Arsizio, confermato alla carica di presidente.
Rieletta anche la vicepresidente Angelika Fischer della SO.GE.MA. Società gestione magazzini Spa di Fagnano Olona. Nuova carica, invece, per Andrea Prati della Edam aoluzioni ambientali srl di Gallarate, eletto in qualità di delegato all’interno del Comitato per la Piccola Industria (l’organo che all’interno di Univa rappresenta le imprese con meno di 100 dipendenti).
«Ci troviamo a dover affrontare un momento storico a dir poco sfidante e per nulla semplice da gestire, ma la vera forza sta nell’unione e mai come prima d’ora sentiamo la necessità di un confronto aperto con chi sta vivendo le nostre stesse difficoltà. Ciò fa dell’impegno nella vita associativa di Univa un fattore importante di competitività per tutte le nostre imprese» ha affermato il presidente Paciaroni aprendo l’Assemblea. Imprese di autotrasporto, compagnie aeree, aziende che operano nei vari servizi che ruotano all’interno e intorno al sedime di Malpensa, hub di gestione di servizi intermodali gomma-rotaia, corrieri espresso, aziende di gestione rifiuti, realtà della logistica, tour operator, spedizionieri. Questi solo alcuni degli esempi dello spaccato economico rappresentato dal Gruppo merceologico “Servizi Infrastrutturali e Trasporti” di Univa.
Uno dei settori più strategici per il territorio, soprattutto per la presenza di Malpensa, ma non solo. A fare del comparto una delle spine dorsali dell’economia locale sono sia i numeri che esprime a livello di attività economiche, sia la posizione geografica che pone Varese al centro dei principali corridoi di trasporto europei Nord-Sud (da Rotterdam fino a Genova) ed Est-Ovest (da Lisbona fino alla oggi martoriata Kiev).
A fare da termometro della situazione che stanno vivendo le imprese di questo settore è l’andamento sul fronte del mercato del lavoro, da cui emergono non poche difficoltà causate dagli strascichi della pandemia e dalle crescenti tensioni internazionali. A parlare sono le ore di Cigo, Cigs e Cassa in deroga autorizzate nel periodo gennaio-febbraio 2022: quelle registrate in totale in provincia di Varese superano i 2,3 milioni, livelli 10 volte superiori rispetto allo stesso periodo del 2021.
A spostare l’ago della bilancia, con molta probabilità, le sofferenze di Malpensa e del suo indotto economico dovute alle restrizioni ai viaggi internazionali causate dal dilagare nello scorso inverno della variante Omicron del Coronavirus. Una battuta d’arresto non indifferente per un comparto il cui peso, in termini di unità locali ed occupati, all’interno di Univa è significativo: sono, infatti, 57 le imprese che danno lavoro a 7.863 addetti, l’11,8% di quelli impiegati all’interno delle aziende associate. Molti i temi emersi durante la discussione tra gli imprenditori del settore, tra cui la sempre crescente attenzione alle tematiche demografiche, all’incluività sociale e di genere, al welfare aziendale e alle politiche di integrazione dei flussi migratori. Di particolare interesse per le imprese è, ancora una volta, cercare di creare percorsi di avvicinamento al mondo della scuola, in grado di attrarre e formare giovani talenti. Come dire: le difficoltà congiunturali non fermano la volontà delle imprese di guardare al futuro, puntando prima di tutto sulla sostenibilità.
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