Baltici agli opposti: Sorokas è super, Vene travolto da Daum
Il lituano trascina la squadra nella rimonta dell'ultimo periodo, l'estone demolito dall'avversario diretto. Bella reazione di Reyes, si ferma subito quella di Beane
BEANE 5 – L’approccio alla partita è di quelli “da riscossa”, dopo che anche l’americano è stato annoverato tra i giocatori ai ferri cortissimi con Roijakkers. Poi però AB non conferma le aspettative: 9 punti nel primo periodo, zero nei tre successivi. Un po’ pochino per dare una svolta personale dopo giorni complicati anche perché in difesa non punge come sa fare.
WOLDETENSAE 6,5 – Si toglie di dosso la ruggine improvvisamente arrivata nelle ultime due esibizioni, mettendo insieme una partita non perfetta ma comunque solida. Si riprende subito da un paio d’errori in avvio, tiene a galla con i suoi punti la OJM in un secondo periodo passato a rincorrere la Bertram, trova comunque cose buone nella seconda metà di partita. Ora per lui, bolognese agnostico del tifo, il derby con la Fortitudo.
SOROKAS 7,5 (IL MIGLIORE) – Se Varese arriva addirittura a riacciuffare i “Leoni” con una rincorsa inattesa e incisiva, un bel pezzo di merito va al lituano che regge alla grande nel duello tra “ex di turno” con Cain e a un certo punto si prende la scena e i cuori dei tifosi varesini. I suoi 19 punti non bastano a strappare il “referto rosa”, ma sono il simbolo di una squadra ancora viva nonostante tutto.
DE NICOLAO 5 – L’attenuante del polpaccio che fa male e la fatica di dover gestire quasi da solo la “regia pura” della squadra sono problemi comprensibili che Denik si porta dietro in queste settimane. Proprio per questo si sperava in una partita-jolly, una di quelle in cui anche Giò trova maggiore pericolosità offensiva e quella fantasia che tante volte gli ha permesso di uccellare le difese avversarie per alimentare i suoi lunghi. Invece no: al PalaFerraris la versione è la stessa delle ultime gare. Volontà sì, ma diversi errori e in difesa un duello con Wright che porta qualche frutto ma che non gira l’inerzia.
VENE 4,5 (IL PEGGIORE) – Abulico come non è mai stato a Varese, segna i primi punti a partita praticamente finita e soprattutto viene messo in croce – sarà il periodo – a ripetizione da un Mike Daum che sembra uscito da Space Jam. Ok, fenomenale l’americano, ma il guerriero di ghiaccio – sarà il caldo di oggi – a Casale si è liquefatto.
REYES 7 – Utilizzato con parsimonia nella prima metà di gara, si merita con impegno e risultati un impiego ampio nella ripresa. Alla fine il tabellino dice 15 in 19′, con canestri di fisico, di mano morbida, di atletismo, di tecnica: mica male per uno accantonato in malo modo tre giorni fa. Poi purtroppo fa anche in tempo a combinarla grossa, quando sbaglia una schiacciata che avrebbe tenuto la OJM in corsa fino all’ultimo.
LIBRIZZI 7 – Perde il quintetto base ma non i minuti di gioco. Inizialmente non si fa notare, poi però sgancia due triple e le mette a segno entrambe, contribuendo con personalità e coraggio alla risalita della Openjobmetis. Attento in difesa, sveglio nello strappare un paio di rimbalzi e, appunto, preciso nelle conclusioni. Chi pensa (e chi scrive a casaccio) che l’addio di Roijakkers significa lo stop allo sviluppo dei giocatori giovani, non ha capito nulla della filosofia di Scola.
FERRERO 6 – Grazie Gianca. Da parte di tutti coloro che hanno alle spalle una carriera nelle “minors basse” e che hanno provato a fare, almeno qualche volta, l’allenatore-capitano-giocatore. Si mette in campo e tira la bomba: bravo.
CARUSO 6 – Poco esplosivo, talvolta fuori posizione, però è con lui in mezzo all’area che Varese prende fiducia e risale la china. Tentacoli a prendere 5 rimbalzi, 7 di valutazione, plus/minus ampiamente positivo. Non gli arrivano, purtroppo, quei palloni da depositare in “gol” che aveve ricevuto con Trieste.
KEENE 6 – Alti e bassi, intuizioni geniali e scarabocchi. La certezza che le fortune di Varese continuano a passare da lui. Ne mette 18, trova qualche penetrazione tanto bella quanto vincente, poi però da lontano fatica a prendere le misure. Va a sbattere, anche nel momento chiave del match, però alla fine distribuisce 9 assist: mica male per uno che era considerato uno “spara-spara” senza troppo raziocinio.
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