Manassas: il numeroso gruppo di Stephen Stills
Gli permise di suonare diversi generi in un disco
Stephen Stills invece, dopo aver inciso due dischi solisti, decise a fine ’71 di formare un gruppo insieme all’ ex-Byrds Chris Hillman dandogli il nome della prima battaglia della guerra di secessione, vinta dai confederati. Gruppo numeroso, erano in sette, andavano benissimo per il progetto di Stills: un doppio album con quattro facciate diverse tra di loro. La prima (The Raven) è rock e latina; la seconda (The Wilderness) country e bluegrass; la terza (Consider) un folk rock abbastanza CSN&Y con qualcosa di un po’ sperimentale; ed infine la quarta (Rock’n’roll is here to stay) rock e blues. La critica, salvo poche eccezioni, fu compatta nell’elogiarlo – nonostante l’arroganza di Stills lo facesse odiare dalla maggior parte dei giornalisti – e soprattutto fu un buon successo di vendite dato che arrivò al quarto posto negli USA. Ma la vita del gruppo fu molto breve: incisero un altro album, molto inferiore, l’anno successivo e poi si sciolsero anche per le pressioni dei discografici su altri progetti come una reunion di CSN&Y e una dei Byrds. E la stessa carriera solista di Stills, pur duratura nel tempo, non produsse più risultati a questo livello.
Curiosità: Stills aveva messo tutti i componenti della band in un’unica casa, non troppo distante dagli studi. Questo gli permetteva di svegliare tutti alla mattina presto quando aveva un’idea nuova, o magari di fare sessions non-stop per giorni. Nella migliore tradizione CSN&Y finì a botte – questa volta con Chris Hillman – e da allora si passò a orari regolari.
La rubrica 50 anni fa la musica
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