Ospedale di Angera: «L’attività riprenderà al 110%»
Durante l'incontro di giovedì sera, i vertici di Asst sette laghi hanno illustrato i prossimi progetti a sindaci, personale sanitario e associazioni
Una serata per presentare i nuovi progetti per il potenziamento dell’Ospedale di Angera e della sanità territoriale. Durante l’incontro di giovedì 7 aprile nella sala consigliare di Angera, i vertici di Asst sette laghi hanno illustrato a sindaci, associazioni e personale sanitario i dettagli e i tempi degli interventi previsti. A introdurre il dialogo è stato il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora.
«La Lombardia – ha commentato Emanuele Monti, consigliere regionale e presidente della commissione sanità – è stata la prima regione ad essere colpita dal Covid, ma è stata anche la prima a investire. Abbiamo recentemente promulgato una legge per il potenziamento della e parte dei fondi stanziati coinvolgeranno proprio Asst Sette laghi e l’ospedale di Angera».
«Siamo molto contenti – ha aggiunto Marina Paola Rovelli, sindaco di Comabbio e presidente dell’Ambito territoriale di Sesto Calende – del risultato che come piano di zona abbiamo raggiunto lavorando insieme alle istituzioni e alle associazioni del territorio».
Il potenziamento dell’Ospedale di Angera e della sanità territoriale
«L’ospedale di Angera – ha affermato Gianni Bonelli, direttore generale di Asst sette laghi – ha avuto un ruolo fondamentale sia durante l’emergenza Covid, che nella campagna vaccinale e sono orgoglioso del lavoro svolto dai nostri medici e dai nostri infermieri insieme alle associazioni e alle realtà del terzo settore. La pandemia ci ha insegnato a trovare quella flessibilità necessaria per affrontare i cambiamenti. Stiamo portando avanti diversi progetti e cantieri aperti. Due in particolare riguarderanno: i fondi del Pnrr per rinnovare edifici (soprattutto case di comunità) e strumentazione; e il potenziamento della sanità territoriale. L’istituzione della figura del direttore di distretto permetterà inoltre di rafforzare il legame tra l’azienda, le istituzioni e le associazioni, che avranno così un punto di riferimento a cui rivolgersi direttamente».
«I posti letto ad Angera – ha aggiunto il direttore sanitario di Asst Lorenzo Maffioli – sono ritornati al 90% di quelli disponibili nel periodo pre-covid. L’attività chirurgica è pari a quella del 2019. Il programma che implementeremo ha l’obiettivo di portare l’attività dell’Ospedale di Angera al 110% di quella prima della pandemia».
«La parte più impegnativa che ci aspetta – ha illustrato il direttore sociosanitario di Asst Alessandro Mazzoleni – è il potenziamento della salute di prossimità. Tre gli elementi di riferimento che abbiamo scelto: nuove alleanze, serve l’aiuto di soggetti diversi tra istituzioni, associazioni e terzo settore; nuove professionalità, abbiamo bisogno di nuovi profili come ad esempio l’ostetrica di famiglia; nuovi luoghi, da realizzare grazie al Pnrr e che per il distretto di Angera significheranno soprattutto le due case di comunità e ulteriori strutture ospedaliere. Le case di comunità dovranno essere realtà dove le persone potranno sentirsi a loro agio, affiancate da professionisti che si prendono cura di loro. I servizi delle case di comunità partiranno nell’arco del 2022-2023».
«Il calendario di attivazione – ha poi precisato l’ingegnere Roberto Guarnaschelli – è molto serrato e riusciremo ad attivare gran parte dei servizi prima ancora della conclusione dei lavori. Il distretto avrà due case di comunità, una ad Angera e l’altra a Sesto Calende. La casa della comunità di Angera sarà conclusa nel marzo 2023, quella di Sesto nel dicembre 2024. L’Ospedale di Angera avrà anche un pronto soccorso rinnovato, che sarà completato per settembre 2022. È l’intervento meno costoso, ma più sfidante, perché durante i lavori l’attività del pronto soccorso continuerà senza interruzioni. Per febbraio 2023 saranno inoltre completati due importanti interventi che riguardano la fornitura di corrente elettrica».
Durante l’incontro, il personale sanitario ha poi illustrato il lavoro svolto all’interno dei reparti di Angera e di tutta l’Asst nell’ultimo periodo.
Amor: «Attendiamo risultati concreti»
«Negli ultimi mesi – ha commentato Sabrina Consiglio di Amor – la nostra associazione ha attivato collaborazioni con Asst per azioni di volontariato in tanti ambiti diversi, ma ha svolto anche un monitoraggio attento e costante della situazione, incontrando il personale sanitario, dirigenti e istituzioni. La nostra richiesta è sempre la stessa: recuperare i servizi che l’ospedale aveva perso e restituirgli la sua importanza strategica territoriale. Ci troviamo di fronte a una rinascita dell’ospedale, ma attendiamo ancora di vedere risultati concreti. Colgo l’occasione per annunciare che Amor in questi giorni ha deciso di donare al Carlo Ondoli di Angera un Eco fast, uno strumento importante per evitare trasferimenti di pazienti in altre strutture. Con gioia desideriamo fare questa donazione preziosa e coerente ai nostri scopi».
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