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Settimana dell’intercultura a scuola tra ricette, animazioni e albi illustrati
Gusto e ricette da tutto il mondo al centro di Noi abitiamo il mondo, il progetto con cui la primaria di Cazzago Brabbia e Inarzo ha celebrato la Settimana dell'intercultura promossa dal IC di Azzate
![Settimana dell'intercultura alla primaria di cazzago brabbia e inzarzo](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/04/settimana-dell-intercultura-alla-primaria-di-cazzago-brabbia-e-inzarzo-1292257.610x431.jpg)
“Noi abitiamo il mondo” è il titolo del progetto portato avanti dagli alunni della scuola primaria Pascoli di Cazzago Brabbia – Inarzo per la Settimana dell’intercultura, celebrata in tutte le scuole dell’Istituto comprensivo di Azzate dal 4 al 8 aprile.
«Abbiamo scelto questo titolo per indicare il nostro essere cittadini del mondo ed abbattere i confini e le distanze vivendo la diversità culturale come risorsa, arricchimento per noi stessi e per la nostra crescita umana e civica», spiega la referente di plesso Marzia Giorgetti.
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Durante la settimana gli alunni più piccoli, delle classi 1^ e 2^, hanno visto il film d’animazione Ernest e Celestine mentre i più grandi (classi 3^, 4^ e 5^) hanno guardato Azur e Asmar. A tutti sono state proposte le letture animate di alcuni albi illustrati come Vorrei dirti (ed Fatatrak) e In una notte di temporale (di Y.Kimura), assieme a poesie sul tema dell’amicizia e diverse attività in atelier di educazione al bello, relative alle spezie del mondo con realizzazione di dipinti usando colori naturali.
Il filo conduttore del progetto infatti è stata la cucina nel mondo, con ricette interculturali condivise su un pudlet, bacheca virtuale dove gli alunni e le famiglie hanno postato foto i diversi piatti con foto e ricetta scritta.
Oggi, giovedì 7 aprile, l’evento di documentazione del percorso svolto, con tutti i piccoli studenti nel cortile della scuola per confrontarsi, giocare e cantare insieme “Lo scriverò nel vento” del Piccolo Coro Antoniano «che ben rappresenta lo spirito dell’iniziativa», scrivono le insegnanti citando alcune strofe.
Saremo tutti amici, saremo mille voci …
Un coro che cantando cancellerà…
Le lingue, le distanze non conteranno niente…
«Esiste un linguaggio non verbale che è quello del cuore, della fratellanza e dell’accoglienza – aggiungono – in grado di abbattere ogni confine e di farci sentire parte di un unico mondo».
L’albero dell’accoglienza per il benvenuto a due bimbe ucraine a Cazzago
«La nostra scuola sceglie di adottare la prospettiva interculturale, ovvero la promozione del dialogo e del confronto tra culture, per tutti gli alunni . Tale progettualità educativa nasce dal desiderio di accompagnare i bambini a vivere la multiculturalità, in una prospettiva interculturale che salvaguardia l’unicità di ciascuna persona e in una prospettiva inclusiva che rende significativa l’esperienza scolastica di ciascuno, indipendentemente dalle diversità culturali della sua etnia – scrivono le insegnanti – La nostra scuola primaria , in quanto comunità educante ed inclusiva infatti, vuole valorizzare da un lato la singolarità dell’identità culturale di ciascun bambino e, dall’altro, l’appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l’intento di formare i futuri cittadini del mondo».
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