Al Giro vince ancora Bowman; i big ci provano ma arrivano insieme

A Castelmonte arriva una fuga a cinque con l'olandese che centra la seconda vittoria di tappa. I tre aspiranti vincitori provano a scattare a turno ma restano insieme sino al traguardo. Sabato il tappone con Pordoi e Marmolada

bowman jumbo visma

Nemmeno la terz’ultima tappa del Giro d’Italia, con arrivo in salita al Santuario di Castelmonte (in provincia di Udine), ha indirizzato la lotta finale per la maglia rosa. I tre candidati rimasti per il successo finale (Richard Carapaz, Jai Hindley e Mikel Landa) sono rimasti sempre insieme fino al traguardo anche se rispetto ai giorni precedenti hanno provato di volta in volta a lanciare un attacco sull’erta conclusiva.

Come spesso è capitato fino a ora, però, la tappa è stata appannaggio di altri: sull’arrivo si sono presentati in cinque e a vincere è stato ancora l’olandese Koen Bowman (Jumbo-Visma) al secondo successo parziale in questo Giro. Con i punti raccolti oggi inoltre, Bowman si è aggiudicato matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore, a patto naturalmente che arrivi al traguardo di Verona. La volata per la vittoria è stata in parte rovinata dalla curva a gomito a 70 metri dal traguardo: Bowman l’ha presa per primo, Mauro Schmid ha dovuto allargare leggermente la traiettoria mentre Andrea Vendrame e Attila Valter sono andati dritti e hanno perso la possibilità di sprintare. Terzo è stato così Alessandro Tonelli della Bardiani-CSF.

Nel gruppetto dei migliori si sono visti finalmente un po’ di scatti (o scattini, meglio): a turno ci hanno provato tutti i tre “tenori” quando però la salita era quasi finita. E comunque nessuno è riuscito a fare la differenza: Carapaz resta in rosa con solo 3″ su Hindley mentre Landa segue a 1’05” ma non è tagliato fuori specie con all’orizzonte l’ultima tappa di montagna. Da Belluno alla Marmolada-Passo Fedaia con precedente passaggio sul San Pellegrino e soprattutto sul Pordoi. I tre favoriti in salita si equivalgono, ma se qualcuno (Landa?) vuole evitare di andare alla crono finale deve provare a far saltare il banco.

Tappa interlocutoria infine per i nostri colori: Covi è rimasto coperto mentre la Eolo-Kometa non è riuscita stavolta a infilare corridori nella fuga buona. A un certo punto Fortunato ha provato ad avvantaggiarsi ma senza successo e ha chiuso a 5’02” dal vincitore e a poco più di un minuto da Carapaz. Lo scalatore della Eolo però ha guadagnato una posizione in classifica e ora è 15°, sorta di “obiettivo minimo” parlando appunto della graduatoria generale.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Maggio 2022
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