Fabio Dell’Angelo riconfermato segretario della Uilm Altalombardia
Confermati i membri della segreteria Otello Amabile e Angelo Re. Il segretario Dell'Angelo: "Se rallenta la crescita, effetti negativi su occupazione e redistribuzione della ricchezza"
Il secondo congresso della Uilm Altalombardia che si è tenuto a Villa Cagnola a Gazzada Schianno ha riconfermato Fabio Dell’Angelo segretario generale. Con lui sono stati riconfermati gli altri componenti della segreteria: Otello Amabile e Angelo Re. Al congresso erano presenti il segretario nazionale Bruno Cantonetti, il segretario della Uil provinciale Antonio Massafra, il segretario della Fim Cisl provinciale, Caterina Valsecchi, e quello della Fiom Cgil, Nino Cartosio. (nella foto da sinistra: Angelo Re, Fabio Dell’angelo, Bruno Cantonetti, Otello Amabile e Antonio Massafra)
Gli interventi al congresso e la relazione del segretario generale Fabio Dell’Angelo hanno posto l’accento su alcuni punti tra cui: il delicato contesto politico ed economico, il rallentamento della crescita, le politiche fiscali, la ripresa dell’inflazione, che riduce il potere di acquisto dei salari dei lavoratori, la lotta all’evasione fiscale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, il rilancio della contrattazione di secondo livello, la formazione e i rapporti con gli altri sindacati di categoria.
IL TESTO DEL DOCUMENTO FINALE
La Commissione documento finale, composta da Otello Amabile, Fabio de Rosa, Davide Salmaso e dal presidente di commissione Angelo Re, riunitasi presso la sede congressuale il 13 maggio 2022 in occasione del II° Congresso della Uilm Alta Lombardia considerato gli elementi del dibattito congressuale, assume la relazione del Segretario Generale condividendone le tesi e redige il seguente documento conclusivo:
L’attuale contesto politico ed economico internazionale impone la massima attenzione sulle tutele dei lavoratori. Il rischio di un rallentamento della crescita è concreto e gli effetti negativi sull’occupazione e sulla redistribuzione della ricchezza ne sarebbero inevitabile conseguenza.
E’ necessario promuovere iniziative di reshoring, di rientro delle attività produttive nel nostro paese che garantiscono stabilità, maggiori tutele rispetto alle logiche speculative globalizzate e standard qualitativi più elevati.
Occorre promuovere anche coraggiose scelte fiscali che incentivino lo sviluppo dell’economia interna, tra cui la riduzione del cuneo fiscale e la conseguente riduzione del costo del lavoro, e l’incentivazione degli investimenti sull’innovazione e la transizione ecologica. Transizione che per noi deve essere socialmente sostenibile e compatibile con livelli occupazionali tendenzialmente crescenti.
È necessario inoltre combattere il fenomeno dell’inflazione elevata che oltre a causare tensioni economiche, riduce l’accessibilità al credito e causa rallentamento degli investimenti. Inoltre erode gli stipendi dei lavoratori riducendone il valore reale e la capacità di acquisto.
Continueremo a sostenere con forza ogni iniziativa di sensibilizzazione e di lotta contro l’evasione fiscale, vero cancro del nostro paese. Oggi solo il 4% dei contribuenti dichiara un reddito superiore a 70.000 euro. Un dato scandaloso che rende evidente che le tasse in Italia vengono pagate prevalentemente da lavoratori dipendenti e pensionati. Si tratta di una ingiustizia sociale intollerabile rispetto alla quale non faremo mai un passo indietro
Nel prossimo futuro continueremo ad essere impegnati nella battaglia per la sicurezza sul lavoro. La gravità e il numero degli incidenti continuano a dare il carattere prioritario e urgente a questo tema. Continueremo a rafforzare la nostra rappresentanza nei luoghi di lavoro e la nostra competenza anche attraverso formazione e informazione costante in coordinazione con la struttura nazionale.
Dovremo estendere sempre di più la rete degli rls, eleggendo sempre più lavoratori in sempre più luoghi di lavoro.
Dovremo promuovere la contrattazione di buone prassi e di misure preventive, come la redazione periodica e frequente di un registro dei “quasi infortuni”, l’applicazione dei break formativi, e il coinvolgimento attivo dei lavoratori nella rilevazione e segnalazione dei rischi.
Continueremo a sostenere la confederazione nell’azione formativa all’interno delle scuole sulla sicurezza nel lavoro. Azione fondamentale per creare una cultura della sicurezza.
L’obbiettivo organizzativo per il prossimo futuro è la crescita. Vogliamo portare l’organizzazione a rappresentare sempre più lavoratori. Abbiamo l’ambizione di poter incidere sempre di più nella nostra società, di avere sempre più forza di contrattare diritti e tutele e di migliorare la qualità della vita delle persone che rappresentiamo. Di costruire più equità e più giustizia.
Vogliamo crescere anche nella rappresentanza. Per aumentare l’efficienza del nostro operato dobbiamo aumentare il numero delle nostre RSU e RLS, con la consapevolezza che è attraverso l’esercizio della democrazia rappresentativa che diventa possibile portare le istanze dei lavoratori e degli iscritti sui tavoli decisionali.
Occorre rilanciare una contrattazione di 2° livello che non si limiti alla istituzione di un premio di risultato o al suo rinnovo ma che vada oltre. Sempre nel rispetto del principio della non sovrapponibilità delle norme contrattuali ma con contenuti normativi specifici di ogni realtà industriale. Con particolare attenzione anche ei temi dell’occupazione, della stabilizzazione , della formazione professionale e delle tutele antidiscriminatorie
Nel prossimo quadriennio continuerà ad essere fondamentale l’impegno formativo per le nostre RSU e per i nostri quadri. Tutti i delegati dovranno avere la possibilità di partecipare alla formazione di base. Occorrerà inoltre porre attenzione anche alla formazione dei delegati esperti creando un percorso formativo di alto livello con l’obbiettivo di accrescere le competenze e l’autonomia nell’azione sindacale.
I rapporti con Fiom e Fim contineranno ad essere leali e orientati alle costruzioni di percorsi di azione unitaria, consapevoli che insieme i lavoratori sono più forti. Ma senza mai rinunciare alla nostra identità, alle nostre idee e senza dimenticare le nostre radici e la nostra storia. Lo possiamo dire con franchezza, nel confronto con i nostri amici e compagni di viaggio, la nostra sarà sempre una voce in più.
La collaborazione con la UIL sarà sempre leale e propositiva. Particolare attenzione dovrà essere posta sulla efficienza e sulla qualità dei servizi che per noi sono di vitale importanza. All’interno degli organismi continueremo a portare il contributo e il pensiero che arriva dalle fabbriche metalmeccaniche e dal mondo dell’industria stimolando la definizione di una linea politica particolarmente sensibile ai temi dell’industria e dell’occupazione nel nostro territorio
Questi sono gli obbiettivi programmatici che la Uilm Alta Lombardia intende intraprendere nel prossimo futuro, con coerenza, responsabilità e trasparenza.
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