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Fondazione Cariplo e Telethon premiano la ricerca sulle malattie generiche rare dell’Università dell’Insubria
Sono quindici progetti che hanno ottenuto fondi per un totale di 3,2 milioni di euro in Lombardia, 24 in tutta Italia
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Un team di professoresse, ricercatrici e studentesse dell’Università dell’Insubria è tra i vincitori del bando di concorso 2021 promosso da Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare. In Lombardia sono stati finanziati quindici progetti di ricerca che hanno ottenuto fondi per un totale di 3,2 milioni di euro; all’ateneo di Varese e Como arriveranno 190mila euro.
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Responsabile del progetto premiato è Isabella Barbiero, classe 1986, che lavora nel Laboratorio di Neurobiologia molecolare di Busto Arsizio, Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita. Titolo del lavoro: «Caratterizzazione funzionale dell’interazione InSyn1-CDKL5 per la formazione di sinapsi inibitorie dipendenti dal complesso distrofina/distroglicano».
In Lombardia sono stati finanziati quindici progetti di ricerca che hanno ottenuto fondi per un totale di 3,2 milioni di euro. In tutto il territorio nazionale sono stati finanziati 24 progetti, per un totale di 5,7 milioni di euro.
Il bando di Fondazione Telethon e Fondazione Cariplo è diretto a sostenere la ricerca di base, ispirandosi a un’iniziativa del National Institutes of Health (NIH), focalizzata sullo studio di quelle parti del nostro patrimonio genetico che, ad oggi, restano oscure ma dovrebbero essere “illuminate”. In particolare, i progetti dovevano focalizzarsi sullo studio dei cosiddetti bersagli Tdark, definiti secondo i criteri stabiliti dall’Illuminating the Druggable Genome Knowledge Management Center (IDG-KMC), per i quali non sono note informazioni sulla struttura, sulla funzione e sulla interazione con molecole e farmaci.
«La ricerca di base, in particolare per quanto riguarda le malattie rare, è ancora oggi un ambito orfano di investimenti e questo limita il numero di studi avviati, in particolare in aree del tutto inesplorate – dichiara Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon –. In verità, la ricerca di base rappresenta un apripista per l’innovazione in generale, sviluppando conoscenze chiave, potenzialmente utili anche per la ricerca applicata nel campo di patologie più frequenti. Alla luce di queste considerazioni Fondazione Telethon e Fondazione Cariplo hanno deciso di creare quest’alleanza, che ci vede uniti nel comune obiettivo di favorire la crescita della ricerca scientifica attraverso progetti i cui risultati possano nel tempo rispondere alle necessità non soddisfatte dei pazienti e delle loro famiglie, in aree con opzioni terapeutiche scarse o nulle. Siamo quindi molto felici di questo sodalizio, che proseguirà anche nei prossimi anni, e ci auguriamo che anche altre Fondazioni seguano l’esempio di Cariplo mettendo a fattor comune risorse e competenze a sostegno della ricerca sulle malattie rare».
«Questi ultimi due anni ci hanno dimostrato con evidenza la capacità innovativa e generativa della ricerca di base, capace di creare quel terreno comune da cui nel tempo nascono scoperte che cambiano radicalmente la vita delle persone. Da sempre Fondazione Cariplo sostiene la ricerca e continua a farlo oggi a fianco di Fondazione Telethon, che con noi condivide l’urgenza di provare a dare risposte a quelle persone che si trovano in condizioni particolarmente difficili. – conclude Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo – Davanti alle sfide e alla complessità che ci troviamo ad affrontare è sempre più necessario il lavoro in rete e la condivisione dei saperi».
Nella fotografia, da sinistra a destra, sedute: Carolina Puricelli, Serena Valdastro, Roberta De Rosa, Isabella Barbiero, Charlotte Kilstrup-Nielsen; in piedi: Claudia Lora, Serena Baldin, Jennifer Adzraku, Clara Carmone e Sofia Angelini.
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