Rosa ribatte a Cerutti dopo le accuse sulla Tari: “Rinviarla è stata una vostra scelta”
La sindaca di Lonate Pozzolo è sconcertata dagli attacchi del vicesindaco di Ferno alla presentazione della lista: "Non ci coinvolga a sproposito nella sua campagna elettorale"
«Lo scorso 31 marzo il vicesindaco di Ferno, Mauro Cerutti, durante la seduta di consiglio comunale, aveva pronunciato esternazioni che ci avevano lasciato basiti e sconcertati: durante il dibattito aveva annunciato la volontà di chiedere i danni al Comune di Lonate Pozzolo, ritenendo che la nostra amministrazione potesse aver causato il rinvio dell’applicazione della Tarip a Ferno. L’assurdità delle dichiarazioni di allora ci aveva spinto a sorvolare e a non ribattere, pur ritenendo l’assoluta inopportunità e soprattutto la non fondatezza di quanto affermato».
A parlare è Nadia Rosa, sindaca di Lonate Pozzolo, che ha deciso di rispondere alle affermazioni di Cerutti in quanto il vicesindaco uscente le ha ripetuto alla presentazione della lista “Cerutti per Ferno” ieri sera, lunedì 23 maggio.
Il nodo della tariffa puntale
«Ora, come allora, non comprendiamo neppure lontanamente quali danni il Comune di Lonate Pozzolo possa aver arrecato a Ferno. Come l’amministrazione fernese non può pensare di intervenire a dettare l’agenda sulle scelte di Lonate in merito alla tariffa puntuale, così Lonate non poteva impedire a Ferno di applicare la Tarip, che invece è stata rinviata al 2023 per propria scelta».
Rosa sostiene che il rinvio non sia imputabile né a Lonate né a Sap, «che ha fornito per tempo tutta l’assistenza tecnico-consulenziale richiesta. Le cause vanno cercate altrove, ma evidentemente la fretta per le elezioni e la campagna elettorale in preparazione già un paio di mesi fa hanno giocato un brutto scherzo al vicesindaco Cerutti».
«Il consiglio che avremmo dato allora era quello di astenersi dal parlare dell’amministrazione di Lonate nei loro consigli comunali e di lasciarci fuori dalle diatribe relative alla loro campagna elettorale», continua la prima cittadina, «ma scopriamo oggi, ancora più basiti e sconcertati, che non solo nel programma
elettorale ufficiale del candidato sindaco Cerutti viene scritto di una presunta “assai discutibile condotta del Comune di Lonate Pozzolo”, ma addirittura che durante la presentazione della lista a sostegno della sua candidatura ha parlato di “cultura becera” di Lonate, ha minacciato nuovamente di citare il Comune di Lonate Pozzolo per danni (e ribadiamo: ma quali?), e, non soddisfatto, che “combatterà all’ultimo coltello” prima di approvare un’aggregazione di Sap rl in
Agesp».
Successivamente ricorda la delibera votata a fine marzo dal consiglio comunale di Ferno, in cui si dava il via alla possibilità dell’operazione di aggregazione tra Sap e Agesp: « Forse il candidato Cerutti non ricorda, ma tra i favorevoli alla delibera risulta anche il suo nome».
Infine, Rosa insiste sull’autonomia della scelta del rinvio della tariffa puntuale: «Ogni Comune fa le sue scelte e le porta avanti. Ferno ha scelto autonomamente di rinviare nuovamente l’applicazione della Tarip, inizialmente prevista per l’anno 2020, e gestisce la tassa rifiuti in base al servizio svolto sul proprio territorio come negli anni precedenti. Il risultato è stato un aumento della Tari di Ferno per il 2022, mentre il comune di Lonate Pozzolo approverà nel prossimo consiglio comunale una Tari diminuita rispetto all’anno precedente».
Lo scioglimento dell’Unione
Per quello che riguarda il recesso unilaterale del Comune di Lonate Pozzolo dall’Unione dei Comuni, Rosa rivendica l’autonomia della scelta della sua amministrazione: «Si tratta di una scelta libera e legittima da parte della nostra amministrazione, dopo aver rilevato che i benefici di un’ente aggiuntivo erano inferiore ai costi per mantenerlo. Se Cerutti pensa che il recesso di Lonate porti solo profitti a Ferno, non si capisce neppure di cosa si stia lamentando».
Infine, l’augurio di una campagna elettorale basata su proposte e non attacchi a Lonate: «Auguriamo ai cittadini fernesi una serena campagna elettorale, ma soprattutto che sia incentrata sulle tematiche del loro Comune, senza coinvolgere a sproposito e in maniera artificiosa altri enti».
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