Sopralluogo dell’esercito alla funivia di Monteviasco: valutazioni in corso per la riattivazione dell’impianto
La sindaca Nora Sahnane: “Aspettiamo entro una decina di giorni gli esiti delle valutazioni“
Ci vorranno ancora una decina di giorni per avere la risposta in merito all’ipotesi di far gestire all’Esercito almeno la fase iniziale della riattivazione della funivia Ponte di Piero – Monteviasco, ferma da quasi quattro anni per via dell’infortunio sul lavoro mortale. Ma nel frattempo, è necessario non fermarsi nella parallela attività amministrativa di ricerca di una soluzione.
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IL SINDACO: Queste, a caldo, le prime riflessioni della sindaca di Curiglia con Monteviasco Nora Sahnane dopo il sopralluogo avvenuto questa mattina sull’impianto: presenti il consigliere regionale Giacomo Cosentino, Simone Castoldi alla guida di Comunità montana Valli del Verbano, e i rappresentanti dell’Esercito e dell’Arma che hanno scortato la delegazione sul posto per il sopralluogo tecnico. 1i rappresentanti dell’Esercito», spiega la sindaca Sahnane, «hanno acquisito elementi tecnici per valutare la fattibilità di una eventuale gestione in via provvisoria della nostra funivia. Aspettiamo entro una decina di giorni gli esiti delle loro valutazioni». Nel frattempo «credo, come detto in precedenza, che si debba parallelamente insistere nel cercare un gestore attraverso i normali percorsi amministrativi».
LE REAZIONI: «E’ una vicenda – dichiara il Consigliere Cosentino – che ho seguito personalmente dal primo momento, in sintonia con il Presidente Attilio Fontana. Abbiamo chiesto come Regione Lombardia un sopralluogo dell’Esercito, che ringrazio sinceramente, per cercare di trovare una soluzione rispetto a un problema che ci sta molto a cuore».
«Abbiamo accompagnato i militari nelle verifiche tecniche necessarie – aggiunge l’esponente di Lombardia Ideale – e ci auguriamo che questo sondaggio rappresenti il primo passo per un definitivo processo di riattivazione dell’impianto. A prescindere dall’esito di questo rilevante tentativo stiamo sondando ulteriori ipotesi di intervento. Per noi la funivia di Monteviasco – conclude il Consigliere – è una questione di primaria importanza, una struttura essenziale per un territorio che ci sta molto cuore, un servizio imprescindibile per la mobilità di abitanti e turisti».
«Regione Lombardia non ha mai abbandonato l’Alto Varesotto, anzi, gli investimenti sono stati considerevoli: è infatti stato finanziato con oltre 287mila euro il rifacimento della funivia ora finalmente pronta. Di recente, con un ordine del giorno a mia firma, è stata finanziata con 430mila euro anche la riqualificazione della teleferica per il trasporto di beni e merci. Oggi abbiamo effettuato un sopralluogo insieme agli Ufficiali del Genio dell’Esercito, che ringrazio, per valutare la possibilità di riattivare con urgenza il servizio. Monteviasco è un vero gioiello, l’impegno è massimo perché si possa risolvere presto la situazione nell’interesse di chi vi abita ma anche dei tanti affezionati turisti di questa località così peculiare». Sono le parole della Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Francesca Brianza al termine del sopralluogo tecnico di questa mattina a Monteviasco. La funivia Ponte di Piero-Monteviasco è una teleferica per trasporto passeggeri che collega le località di Ponte di Piero e Monteviasco, ferma ormai da quattro anni.
LA VICENDA: Tutto ha inizio nel novembre del 2018 quando lo storico manutentore Silvano Dellea morì stritolato fra la cabina della funivia e una ringhiera, nella stazione di valle, appunto a “Ponte di Piero“, frazione del paese di Curiglia con Monteviasco. La Procura mise sotto sequestro per breve tempo l’impianto, poi dissequestrato con l’indicazione di metterlo in sicurezza. E qui le strade di questa vicenda si dividono. Da una parte il processo, appena cominciato a Varese per accertare le responsabilità con 10 imputati finiti dinanzi al giudice monocratico dopo essere stati rinviati a giudizio (ci sono il sindaco di quando avvennero i fatti, tecnici, e soci della cooperativa che si occupava di gestire l’impianto). Dall’altra il lungo e complesso iter per verificare con precisione le esigenze di sicurezza della struttura e l’esecuzione dei lavori, avvenuta grazie a fondi regionali per oltre 400 mila auro, lavori terminati lo scorso dicembre. L’impianto, dunque, è pronto per venir messo in funzione. Il punto delicato riguarda la gestione, che per il momento non ha suscitato interesse da parte di operatoti privati (sei le manifestazioni di interesse all’azienda del Trasporto pubblico locale andate deserte) e quindi si è arrivati al sopralluogo di oggi, venerdì 6 maggio con l’ipotesi esercito per la gestione sia pur temporanea della funivia che peraltro potrà venir collaudata solo a posteriori, cioè una volta individuato il gestore in grado di metterlo in funzione.
LA COMUNITA’: Nel mezzo, fra processi, iter e sopralluoghi c’è una piccolissima comunità che si è data da fare: vivere quassù, agli oltre mille metri delle montagne del Luinese dove si parla un dialetto strano e si vive a contatto stretto con la natura e i suoi elementi, non è semplice, ma i residenti, oggi in tutto 7, finora ce l’hanno fatta. Hanno affrontato i mesi e gli anni del Covid, dell’isolamento estremo, le nevicate forti e la voglia di riscossa, con poche risorse, per rendere sempre il paese presentabile e accogliente, un paradiso fatto di tetti di ardesia, legna e camini che fumano. A Monteviasco arrivò l’anno scorso in elicottero anche Guido Bertolaso che proprio da quì fece partire la campagna vaccinale: anche i questo caso gli abitanti di Monteviasco gli dimostrarono affetto e accoglienza, come viene fatto con ogni forestiero che chieda un’informazione o di scambiare solo poche parole. Habitué, onnipresenti, camminatori e consumatori di caffè, ci sono i carabinieri della stazioncina di Dumenza (compagnia Luino) che in un’ora di salita tirano fuori dallo zaino medicinali, spesa e qualche libro portati fin quassù per i pochi residenti: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella li citò in un discorso al Paese come esempio di dedizione al prossimo.
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