In consiglio a Gallarate il bilancio del Camelot e il passaggio da Accam a Neutalia

Ma anche la statizzazione del conservatorio Puccini e due mozioni, due proposte di sapore più politico, su Alpini e pietre d'inciampo

consiglio comunale commissione sanità gallarate

Lunedì 4 luglio torna a riunirsi il consiglio comunale di Gallarate. Oltre alla consueta fase di comunicazioni e question time, il grosso della seduta sarà dedicata a una serie di scelte sulle società ed enti participati.

Primo punto di discussione sarà l’esame del bilancio consuntivo 2021 dell’azienda socio-sanitaria comunale 3SG (quella del Camelot) e la proposta di una modifica di statuto.

Subito dopo si passerà ad un atto decisamente straordinario: la dismissione della partecipazione in Accam spa, l’uscita cioè del Comune dall’ex consorzio di gestione dell’inceneritore.
Un passaggio, questo, di carattere burocratico, all’interno del percorso di transizione verso Neutalia, la new.co. costituita per continuare a gestire l’inceneritore di Borsano (evitando un crac economico). «Dopo aver ricevuto un parere da parte dell’Agenzia delle Entrate sono partite le procedure di fusione di Accam con Neutalia» spiega l’assessore al bilancio Corrado Canziani. «Questo prevede che il capitale sociale di Accam, che oggi è stato eroso, debba essere ricostituito». I Comuni, a questo punto, fanno un passo indietro: con la rinuncia alle quote dei 27 enti locali tra Varesotto e Alto Milanese (ognuno dovrà approvarlo in consiglio comunale) Neutalia diventerà esclusivo proprietario di Accam.

Al di là della dismissione della partecipazione in Accam, Gallarate continua a far parte della gestione dell’inceneritore: il Comune è infatti socio di Amsc, che è a sua volta parte di Aemme Linea Ambiente, che fa riferimento ad Amga, socio di Neutalia insieme ad Agesp e alla milanese CAP Holding. 
La partecipazione di Gallarate – come di altri Comuni – è minima, ma è importante per una ragione: consente al Comune di conferire i rifiuti “in house” all’inceneritore. Di fatto l’operazione è prevalentemente societaria, ma cambia poco dal punto di vista operativo. Mentre intanto Gallarate dice addio alla “bad company” Accam.

La statizzazione del conservatorio Puccini

Dopo la votazione su Accam toccherà alla ratifica del processo di statizzazione dell’istituto musicale Puccini: il processo è aperto ormai da anni ma ora è quasi al capolinea, a sancire la trasformazione ufficiale dell’istituto in un vero conservatorio. La proposta di deliberazione mette d’accordo tutte le forze politiche.

Il Comune nel frattempo sostiene ancora le attività con un contributo di 9500 euro (nel frattempo, va ricordato, il conservatorio sta aumentando l’offerta formativa e garantisce anche numerosi, apprezzati eventi culturali).

Il conservatorio di Gallarate diventa statale, cresce e offre cultura alla città

Le mozioni su Alpini e pietre d’inciampo

Dopo queste votazioni si passerà infine a due mozioni, vale a dire prese di posizione che le forze politiche presentano e che possono essere fatte proprie dal consiglio, che deve votare sul testo.
La prima mozione ad essere esaminata sarà quella “di sostegno all’Associazione Nazionale Alpini” presentata dal gruppo Lega Salvini, a seguito delle accuse e delle polemiche su episodi di molestie e sessismo in occasione della adunata di Rimini (in questo caso è una mozione di pura presa di posizione).

Più operativa è l’altra mozione che sarà discussa e votata è invece quella presentata da Giovanni Pignataro (Pd) a seguito del duplice atto di imbruttimento delle “pietre d’inciampo” che ricordano Vittorio Arconti e Clara Pirani, deportati e assassinati nei campi di sterminio nazisti. La mozione propone l’installazione di telecamere di videosorveglianza, considerato anche che i due punti sono in zone frequentate.
Il testo inoltre – sul piano più politico, appunto di presa di posizione – chiede una esplicita condanna degli episodi di danneggiamento.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Giugno 2022
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